Omicidio di Cristina Peroni, a processo l'ex compagno che la pugnalò per 51 volte

Uccise la compagna, mentre teneva in braccio il figlio di pochi mesi: per Benedetto Vultaggio, 47enne riminese, il Gip Raffaella Ceccarelli he emesso il decreto di giudizio immediato. La Corte d'Assise si aprirà il prossimo 5 giugno. Vultaggio, la scorsa estate, uccise a colpi di mattarello e ben 51 coltellate la compagna, Cristina Peroni, di 33 anni, conosciuta durante il lockdown su un sito di incontri. Secondo la ricostruzione della Scientifica, l'uomo colpì una prima volta la 33enne mentre aveva in braccio il bimbo. Poi prese il piccolo e lo mise sul letto prima di scagliarsi nuovamente sulla donna. Tra i reati contestati dal pubblico ministero Luca Bertuzzi figura anche quello di maltrattamenti reiterati in famiglia. Il giorno dell'omicidio a scatenare la rabbia del 47enne fu un pretesto sulla cura del figlio. In precedenza aveva più volte intimidito la compagna, promettendo di toglierle il bambino. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, arrivò anche a minacciarla di morte, puntandole una pistola alla testa, probabilmente una calibro 22 detenuta illegalmente. Dagli accertamenti sono spuntati fuori dei bossoli, ma non l'arma. 

L'imputato, attualmente detenuto ai Casetti di Rimini, è difeso dall'avvocato Liana Lotti, che ha provveduto a nominare un consulente di parte, lo psichiatra Danilo Donati. E durante il processo sarà chiesta una perizia psichiatrica. Vultaggio infatti era già seguito da una psichiatra dell'Ausl e a febbraio 2022 si sottopose a un intervento chirurgico, in conseguenza del quale aveva iniziato ad assumere, con uso prolungato, medicinali e farmaci molto forti. Al giudice, nell'interrogatorio di garanzia, disse di aver avuto un blackout.