Riacciuffata la zona playoff, il Rimini cerca di consolidarla sfruttando l'onda emotiva della vittoria in trasferta contro l'Alessandria. L'occasione arriva sabato quando al Neri (17,30) arriverà il Gubbio distante quattro punti (40-36) che vive un periodo no: cinque ko ed un pareggio nel ritorno.
Nel Rimini assente il solo Delcarro per un affaticamento muscolare, disponibile il nuovo centrocampista Sandri che partirà dalla panchina. Out Piscitella, che non è più nella lista dei convocabili, gli altri destinati alla tribuna saranno scelti dal mister nelle prossime ore. Previsto un ampio turn over visto che si è giocato martedì: in campo probabilmente Tonelli e Gabbianelli dal primo minuto, forse Biondi in alternativa a Rossetti. In attacco favoriti Santini e Rossetti.
Il tecnico Marco Gaburro vede così il match: "Il Gubbio è a prendere con le pinze perché sta vivendo una situazione paradossale: quando una squadra di quel tipo di rosa e di qualità si trova in un filotto così negativo bisogna pur con prestazioni buone stare attenti. E' una partita molto difficile. Possono capitare queste fasi della stagione e noi dobbiamo stare attenti perchè la ruota non giri proprio domani. Dobbiamo fare una partita importante, attenta, per cercare di fare punti: insieme alla Reggiana il Gubbio è la squadra che concede meno occasioni all’avversario, quindi bisognerà metterci la stessa voglia che ci abbiamo messo anche ad Alessandria dove abbiamo avuto un buon impatto, abbiamo lavorato di squadra e siamo stati compatti gestendo i momenti della partita. Il gol ci ha agevolato, ma non era scontato non concedere palle gol: ho ritrivato una squadra copnsapevole di checosa serve per fare risultato in questa categoria”.
Con Sandri la rosa si allarga, il lavoro per Gaburro aumenta se non altro sotto il profilo della gestione.
“I giocatori che giocano poco o non giocano sono scontenti, è normale. Il lavoro aumenta, ma è un lavoro di staff, non solo mio. Ci sono due preparatori atletici, un aiuto preparatore, un allenatore in seconda, per non far mancare ai giocatori il nostro apporto. Poi fa parte del mondo professionistico del mondo di oggi saper gestire un certo numero di giocatori”.
ste.fe.