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Santarcangelo celebra il giorno della Memoria. La sindaca Parma cita Liliana Segre e Tonino Guerra

Le parole della prima cittadina: 'Il pericolo di dimenticare è sempre dietro l’angolo'

Attualità Santarcangelo di Romagna | 12:59 - 27 Gennaio 2023 La sindaca Parma durante il discorso La sindaca Parma durante il discorso.

 

Si è svolta questa mattina (venerdì 27 gennaio) la commemorazione della città di Santarcangelo per la Giornata della Memoria: alla targa dedicata ai deportati presso la fontana del Prato sommerso al parco Campo della Fiera, la sindaca Alice Parma ha tenuto il discorso che si trasmette in allegato, unitamente ad alcune foto.

Presenti alla commemorazione l’Anpi e le associazioni combattentistiche, le forze dell'ordine e le organizzazioni sindacali confederate, oltre a un centinaio di bambini e ragazzi delle scuole Pascucci (classi 4A, 4B, 4C e 4D) e Molari (5B), che a conclusione della commemorazione hanno letto i nomi dei deportati militari e civili di Santarcangelo nei campi di concentramento nazifascisti.

IL DISCORSO DELLA SINDACA PARMA Vi ringrazio di essere qui, è bello vedere ragazzi grandi e piccoli insieme per ricordare una ricorrenza così importante. Per questo vorrei ringraziare anche le vostre insegnanti, che vi accompagnano qui e allo stesso modo vi accompagnano nella scoperta della storia.

Credo e spero che tutti voi sappiate chi è Liliana Segre, la senatrice a vita che è stata deportata nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau nel 1943, quando aveva 13 anni.

13 anni. Un’età di mezzo tra i più piccoli e i più grandi tra voi. Voi che oggi siete qui insieme alle vostre scuole, luoghi di uguaglianza e democrazia dove tutti avete la possibilità di imparare e crescere.

Liliana Segre fu espulsa dalla scuola all’età di 8 anni. La maestra, per giustificarsi, disse a suo padre che non aveva fatto lei le leggi razziali, quelle leggi create dal fascismo per vietare agli ebrei di andare a scuola, lavorare nella pubblica amministrazione, e così via.

Quelle stesse leggi che poi portarono alla deportazione di Liliana e di tante altre persone nei campi di concentramento, da cui lei ritornò miracolosamente, viva, a differenza dei suoi cari e di tanti altri come loro.

Liliana Segre è ormai un’anziana signora di oltre 90 anni, che ha passato gran parte della sua vita – dopo le difficoltà iniziali – a raccontare la sua terribile esperienza ai più giovani, per evitare che possa capitare di nuovo.

È stata anche al Parlamento europeo, e noi nel nostro piccolo abbiamo voluto nominarla cittadina onoraria di Santarcangelo, perché siamo vicini a lei e al suo impegno per mantenere viva la memoria.

Ma nei giorni scorsi la senatrice Segre ha detto qualcosa che dovrebbe farci preoccupare tutti quanti: che il pericolo di dimenticare è sempre dietro l’angolo, e che tra qualche anno la Shoah potrebbe essere solo una riga sui libri di storia.

Ecco, noi tutti insieme abbiamo una precisa responsabilità per far sì che questo non accada. Io perché sono sindaca e rappresento la comunità, voi perché siete giovani e perché avete la possibilità di frequentare quella stessa scuola che a Liliana Segre è stata negata.

Ai ragazzi e alle ragazze, la senatrice ha chiesto di essere come farfalle gialle, capaci di volare oltre il filo spinato e portare con sé la memoria della Shoah attraverso lo spazio e il tempo.

La farfalla – e questo ci porta decisamente qui, dove siamo ora – è anche l’immagine scelta da Tonino Guerra per raccontare la sua liberazione dal campo di concentramento, dove lui era stato deportato per aver preso parte al movimento antifascista contro il regime.

La poesia la trovate scritta qui sulla targa, potete leggerla quando volete, portarci i vostri genitori e amici, raccontare loro le persone che ricordiamo e il significato che spero di essere riuscita a trasmettervi oggi.

La poesia s’intitola “La farfalla”, e dice così:

Contento, proprio contento
sono stato molte volte nella vita
ma più di tutte quando
mi hanno liberato in Germania
che mi sono messo a guardare una farfalla
senza la voglia di mangiarla.

Vi ringrazio ancora per essere stati qui con noi questa mattina e passo la parola a ragazze e ragazzi del Molari, che leggeranno per noi i nomi dei santarcangiolesi deportati nei campi di concentramento.

Grazie.





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