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Uno bianca, fratello di una delle vittime: 'vicenda aperta, non parlare di sconti di pena'

Mitilini aggiunge che 'non c'è perdono per gli uomini della banda della Uno bianca che agirono con una ferocia ai limiti dell'umana pietà'

Attualità Nazionale | 10:37 - 27 Gennaio 2023 Uno bianca, fratello di una delle vittime: 'vicenda aperta, non parlare di sconti di pena'

La storia della Uno bianca è "una vicenda ancora aperta per poter parlare di sconti di pena e permessi". Lo dice Ludovico Mitilini, fratello di Mauro, giovane carabiniere ucciso insieme ai colleghi Otello Stefanini e Andrea Moneta il 4 gennaio 1991 al Pilastro di Bologna dalla banda guidata dai fratelli Savi. "Noi familiari delle vittime - dice Mitilini - esprimiamo grande soddisfazione per la digitalizzazione degli atti. Ringraziamo la Regione Emilia-Romagna per la disponibilità economica e il procuratore Amato. Un obiettivo raggiunto grazie alla tenacia del presidente dell'associazione Rosanna Zecchi di cui condividiamo il pensiero quando afferma che 'in ogni pagina di questa storia c'è qualcosa che non torna', una vicenda che potrebbe aprire ulteriori scenari inquietanti". Mitilini aggiunge che "non c'è perdono per gli uomini della banda della Uno bianca che agirono con una ferocia ai limiti dell'umana pietà, macchiandosi di delitti che terrorizzarono una precisa zona del nostro Paese e sui quali gli inquirenti stanno ancora indagando, così come affermato dal procuratore Amato in relazione a due esposti". 

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