Morciano di Romagna, all’Auditorium arrivano gli Oblivion

Sabato 14 gennaio ‘Oblivion Rapsody’ per celebrare i primi 10 anni di tournée

Oblivion - foto Laila Pozzo

Il nuovo anno dell’Auditorium della Fiera di Morciano comincia sabato 14 gennaio all’insegna dell’ironia, del divertimento e del genio degli Oblivion, la compagnia composta da Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli, famosa per le esilaranti connessioni musicali che ogni volta compongono uno show sorprendente e memorabile.  

Oblivion Rhapsody è la summa delle loro performance più amate, uno show per festeggiare l’anniversario dei primi dieci anni di tournée insieme. I cinque straordinari artisti sfidano se stessi con un’inedita e sorprendente versione acustica della loro opera omnia: cinque voci, una chitarra e miliardi di parole, suoni e note scomposti e ricomposti a prendere nuova vita per distruggere e reinventare le loro hit, dopo aver sconvolto senza pietà quelle degli altri. 

Il loro incredibile ed esilarante lavoro parte dalle famose parodie dei classici della letteratura, passando per la dissacrazione della musica a colpi di risate, un viaggio lisergico che ripercorre anni di raffinate e folli sperimentazioni, senza soluzione di continuità, in lungo e in largo, di palo in frasca.  

Preparatevi a questa incredibile esperienza dal vivo: sarà un anniversario memorabile, un'indigestione senza limiti e senza senso, una “oblivionata” all'ennesima potenza. Gli Oblivion giocano con la musica e il teatro, sono uno Spotify vivente che mastica le note e le digerisce in diretta in modi mai sentiti prima. Un OGM che spazia tra genio e follia, giocoleria e cabaret, intrattenimento leggero e profonda demenzialità. Assistere ai loro show è un'esperienza folle e irripetibile che provoca risate scomposte, isteria collettiva, ma soprattutto interminabili richieste di bis. 

 

Il prossimo appuntamento con la stagione teatrale è domenica 26 febbraio con La lettera, un titolo che, per il perfetto meccanismo che continua a stupire, viene rappresentato in tutto il mondo da 30 anni, ed è liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau Esercizi di Stile. Paolo Nani, solo sul palco con un tavolo e una valigia di oggetti, riesce a dar vita a 15 micro storie, tutte contenenti la medesima trama ma interpretate ogni volta da una persona diversa, con una raffica di sorprese dal ritmo sfrenato e bislacco che rende questo spettacolo unico.  

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