Rimini, 3 milioni per il ‘pacchetto fiducia’ e 90 milioni di investimenti per il 2023

Il sindaco Sadegholvaad: "Un bilancio solido: non arretriamo sul welfare e continuiamo ad investire"

Jamil Sadegholvaad

Si è chiusa con l’approvazione del bilancio di previsione 2023-2025 l’ultima seduta dell’anno del Consiglio Comunale. La manovra finanziaria dell’Amministrazione ha ottenuto il via libera con 21 voti favorevoli e 8 contrari, rendendo così immediatamente disponibili le risorse per la spesa corrente e per il finanziamento delle opere previste nel piano triennale dei lavori pubblici. 
 
Tra i punti cardine del bilancio l’introduzione del “pacchetto fiducia”, una serie di azioni pensate per sostenere famiglie e imprese del valore di 3 milioni di euro. Quattro le misure principali: la riduzione dell’aliquota dell’addizionale Irpef per i redditi al di sotto dei 50mila euro di reddito, che interesserà quasi 50mila riminesi; il fondo da 500mila euro per introdurre agevolazioni Imu per gli immobili affittati a canone concordato; la conferma della gratuità dei nidi per le famiglie con reddito medio basso (sotto i 26mila euro) e l’introduzione di un nuovo progetto sperimentale per il sostegno scuole paritarie; infine il fondo straordinario di 200mila euro destinato ai cittadini economicamente più in difficoltà e maggiormente colpiti dal caro bollette. A questo si aggiunge la scelta di non alzare le imposte, tasse e tariffe di competenza comunali, confermando tutte le agevolazioni regolamentari già applicate per Imu, Tari, Icp e la disapplicazione dell’Iscop. Cambia solo l’aliquota (da 0,70 a 1,50) dell’imposta di soggiorno per le locazioni brevi: una scelta che, combinata alle agevolazioni Imu per gli immobili a canone concordato, si propone di stimolare il mercato degli affitti a favore delle famiglie.  
 
Nonostante le maggiori spese legate in particolare all’aumento delle utenze (luce, gas, acqua) per le scuole, palestre, uffici di competenza comunale e al generale, il bilancio si presenta solido, grazie ad un’attenta attività di spending review trasversale ai settori del Comune e in virtù dell’importante attività di contrasto all’evasione fiscale, per oltre 7,3 milioni di euro recuperati nel 2022 (43,6 milioni negli ultimi cinque anni). La manovra consente quindi all’Amministrazione oltre che a non intervenire sulle imposte, anche di mantenere qualità e quantità dei servizi, a partire dal comparto del sociale, settore a cui l’Amministrazione dedica le maggiori risorse economiche, con oltre 55 milioni destinati politiche sociali, scuola e diritto allo studio. Prosegue anche l’estinzione del debito residuo, con una riduzione prevista al 31 dicembre 2023 di quasi 9,5 milioni di euro (da 73,6 a 64,1 milioni). Il debito procapite scende quindi da 431 a 387 euro.   
 
In programma inoltre circa 90 milioni di euro di investimenti, finanziati con risorse del Comune e fondi intercettati da enti terzi (54 milioni). La quota di investimenti del 2023 va a sommarsi a quella preventivata per il successivo biennio, 2024/2025, portando a circa 204 milioni il valore della mole di opere stimate per il triennio. Il 2023 sarà caratterizzato dall’avvio e dalla prosecuzione di alcuni dei grandi progetti già finanziati quest’anno, a cui si affiancherà una serie di importanti lavori che hanno l’obiettivo di compattare la città dal punto di vista dei collegamenti, proseguire nella riqualificazione dei quartieri, rendere più capillare la presenza dei servizi comunali sul territorio.  Tra le opere previste: l’avvio del parcheggio interrato di piazzale Marvelli (12,6 milioni), la prosecuzione del Parco del Mare (tratti 6 e 7), la piscina comunale a Viserba (10 milioni), il prolungamento del Metromare verso la Fiera (49 milioni Pnrr), a cui si aggiungono i cantieri in corso sulla Statale 16 a carica di Autostrade per l’Italia. Lungo l’asse della SS16 si integreranno altri interventi da Rimini sud a Rimini nord, come la rotatoria su via Cavalieri Vittorio Veneto e quella con via Grazia Verenin. Importante anche l’investimento che riguarda il risanamento del patrimonio stradale e il decentramento dei servizi comunali.  

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