"Noi viviamo così, questa mattina come sempre gli ho dato una voce per sapere come stava. Quando non mi ha risposto ho alzato la tenda e l'ho visto morto". E' stato David, a trovare il corpo di Vasile Trotea, questa mattina (mercoledì 21 dicembre) e a chiamare aiuto per l'amico. Rumeno anche lui, da 18 anni in Italia, David vive in una tenda a pochi metri di distanza da quella che si era costruito Vasile tra gli arbusti di un campo incolto non lontano dal centro commerciale 'Le Befane'. "Vasile non faceva del male a nessuno - racconta - la mattina si alzava e andava a chiedere l'elemosina, mangiava qualche pezzo di pizza e poi si comprava una bottiglia e si chiudeva nella sua tenda. Era solo in Italia, ma ha moglie e figli in Romania. Vasile veniva dalla Transilvania e raccontava di aver lasciato casa dopo la separazione, ma non parlava molto. Questa mattina ho capito subito che stava male, l'ho visto a terra con una ferita sanguinante alla gamba. Non reagiva e ho chiamato aiuto". Una vita ai margini finita a causa del freddo ma anche della solitudine. "Io però non bevo più da 8 anni, e non ho paura del freddo - continua David - ho le coperte e mi bastano. Ora vivo così, ma ho sempre lavorato prima come muratore e poi bracciante nei campi, ma da quando mi sono operato di ernia non ho più avuto la forza e quindi mi accontento di quello che racimolo con piccoli lavoretti".