Schiaffo all’arbitro dopo l’espulsione: calciatore squalificato per 3 anni

Il provvedimento disciplinare nei confronti di un calciatore del Maiolo Calcio 

Foto di repertorio

Tornerà a calcare i campi da calcio dal 1° dicembre 2025, dopo aver scontato una squalifica di 3 anni. Ad essere raggiunto dal provvedimento disciplinare sportivo un giovane calciatore della società Maiolo Evoluzione, colpevole di aver schiaffeggiato l'arbitro che lo aveva appena espulso (vedi notizia). A renderlo noto la Lega Nazionale Dilettanti provincia di Rimini con il Comunicato Ufficiale del 1° dicembre 2022. I fatti sono avvenuti durante il match valevole per il campionato di Terza Categoria Rimini girone B Maiolo Evoluzione – San Carlo di sabato 26 novembre. La squalifica è stata disposta nei confronti del calciatore fino al 30 novembre 2025, in quanto aveva colpito l'arbitro "con violenza al volto con uno schiaffone" si legge nel comunicato, e "il direttore si trovava costretto a sospendere l'incontro ed a ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale Infermi di Rimini".

Per la società Maiolo Evoluzione arriva anche la perdita a tavolino della gara con il risultato di 0-3 in favore della società ospite, oltre ad un'ammenda pari a 500 euro. Il Presidente della società Tommaso Ugolini era intervenuto sull'argomento già subito dopo i fatti, condannando il gesto del proprio tesserato (che è stato allontanato dalla squadra) con un post su Facebook: "Il fatto successo è gravissimo, e sono scene che nessuno vorrebbe vedere e che in alcun modo possono essere giustificate. La società ha preso i suoi provvedimenti nei confronti del giocatore. L’obiettivo della squadra è quello di divertirsi giocando a pallone, nel massimo rispetto di tutto e di tutti". "Allo stesso tempo – continua il post – tutte le persone che per far notizia ingrandiscono la cosa dovrebbero farsi un esame di coscienza e mettersi al posto di chi giudicano" – riferendosi al fatto che la notizia sarebbe stata ingigantita dalla stampa. La versione dell'episodio riportata dalla società sottilinea il fatto che non vi sono state risse. "Non gli ha tolto (il calciatore, ndr) il fischietto dalla bocca per picchiarlo meglio. No, non è stato necessario placarlo e chiuderlo negli spogliatoi. È stata data una manata. A seguito della manata il ragazzo si è girato ed è andato negli spogliatoi".
"Il ragazzo – conclude il post – nonostante la gravità del gesto, resta comunque un amico e una persona che, in quanto tale, va rispettata". 

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