La Squadra Mobile della Questura di Rimini ha sequestrato oltre 40 kg di marijuana, arrestando due uomini di origine campana. Il primo è stato fermato alla guida della sua vettura e trovato in possesso di 5 chili di stupefacente. Il secondo è invece il proprietario di un capannone a Rimini, in zona Padulli, all'interno del quale, durante la perquisizione, la Polizia ha scoperto il quantitativo maggiore di marijuana. Domani (giovedì 23 novembre) i due arrestati saranno interrogati davanti al gip.
I fatti – Gli agenti nei giorni scorsi avevano notato un quarantaseienne riminese dedito allo spaccio di sostanza stupefacente. Le indagini sono partite con il pedinamento e servizi di osservazione. Individuata nella prima periferia della città l'abitazione dove l'uomo pare rifornirsi, è scattata l'operazione. Lunedì mattina, gli agenti hanno notato l'auto dell'uomo entrare nel cortile per poi dirigersi in via del Crocifisso. Qui sono intervenuti bloccando l'uomo assieme a un presunto acquirente. All'interno del bagagliaio hanno trovato oltre cinque chili di marijuana in cinque involucri in plastica sottovuoto, evidentemente prelevati poco prima. I poliziotti decidono così di entrare nell'abitazione in affitto al pusher e la perquisizione, alla presenza del proprietario, porta subito a rinvenire un chilo di hashish e, nel magazzino sul retro, altri 35 chili di marjuana ben nascosti da alcune scaffalature in metallo fissate al muro e alte fino al soffitto. Il proprietario dell'abitazione dopo avere inizialmente negato di conoscerne l'esistenza, ha confessato poi di aver fatto costruire il nascondiglio da alcuni operai che lavoravano per lui e di essere convinto che l'affittuario vi occultasse sigarette di contrabbando.
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