Novafeltria, una sanità potenziata: dalla nuova Casa della Salute all’infermiere di comunità

Sindaco Stefano Zanchini: ‘Procediamo negli interventi per creare la Cittadella della Salute"

ospedale novafeltria

di Riccardo Giannini

Nei giorni scorsi si sono completati a Novafeltria i lavori di ristrutturazione dello stabile che al primo piano ospita la CRA (Casa Residenza per Anziani) e che al piano superiore ospiterà i servizi della medicina di base e i servizi distrettuali in precedenza situati nella Casa della Salute o negli uffici Ausl di piazza Bramante.  "Stiamo andando avanti con i lavori, si sta procedendo con quanto si era deciso di fare: creare una Cittadella della Salute", spiega il sindaco di Novafeltria Stefano Zanchini.

I cittadini avranno dunque a disposizione tutti i servizi sanitari nella zona dell'ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria: "Nella nuova struttura ci saranno anche gli ambulatori per la vaccinazione, per la neuropsichiatria, per la cronicità", evidenzia il sindaco. Gli uffici Ausl di piazza Bramante verranno spostati quindi nella nuova Casa di Comunità e la sede sarà utilizzata per ospitare gli uffici della polizia locale.

Il prossimo step, grazie ai finanziamenti garantiti dallo Stato, tramite le Regioni, alle aree interne, sarà il punto di accoglienza all'ospedale Sacra Famiglia: "Da  tempo c'era la volontà di coprire questa esigenza, offrendo uno sportello in cui gli utenti potranno avere informazioni sul loro percorso, se riguardante una prestazione di tipo sanitario oppure di tipo socio-assistenziale. Il personale orienterà l'utente in base ai suoi bisogni, gli darà informazioni necessarie per potersi muovere".

Successivamente verranno svolti gli attesi lavori all'ospedale Sacra Famiglia: grazie ai fondi del Pnrr, l'ala inagibile del nosocomio novafeltriese verrà riqualificata e riaperta, dando vita alla nuova Casa di Comunità (Ospedale di Comunità): la struttura per l'assistenza di pazienti cronici che non possono essere gestiti a domicilio, o di pazienti dimessi dall'ospedale che necessitano però di trascorrere qualche giorno in degenza prima di tornare alla propria abitazione. L'ospedale di comunità sarà coordinato dai medici di famiglia, ma avranno un ruolo fondamentale gli infermieri. All'Ausl quindi l'onere di formare e assumere più personale per far sì, usando le parole del neo ministro Schillaci, che le Case di Comunità non siano "scatole vuote". La sanità in Alta Valmarecchia sta quindi cambiando volto. La Casa della Salute si è quindi spostata nella sede che finora ospitava solamente la CRA e qui si trasferiranno tutti i servizi sanitari attualmente erogati dagli uffici di piazza Bramante. Alla centralizzazione dei servizi si affianca l'ampliamento dell'offerta sanitaria: la nuova Casa di Comunità libererà posti letto al Sacra Famiglia e permetterà una migliore gestione dei pazienti cronici. Ma per quest'ultimi si aprono altre possibilità. Anche in Alta Valmarecchia infatti si cercherà di potenziare l'assistenza a domicilio, per ridurre i ricoveri, attraverso la figura dell'infermiere di comunità. "Sono infermieri che si sposteranno sul territorio, la medicina diventerà di prossimità – evidenzia il sindaco Zanchini – selezioneremo i pazienti e favoriremo in questo modo la domiciliarità delle cure". 

2 commenti su “Novafeltria, una sanità potenziata: dalla nuova Casa della Salute all’infermiere di comunità”

Rispondi

Scopri di più da altarimini.it

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading