Serie C cambia format, ma non sarebbe stato male rivedere la C2

La proposta di riforma prevede sei gironi da dieci squadre

A cura di Redazione
29 ottobre 2022 08:55
Serie C cambia format, ma non sarebbe stato male rivedere la C2 -
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di Riccardo Giannini

Alla lettura della proposta di riforma della Serie C sono stato colpito da mal di testa. Sei gironi da dieci squadre divise secondo il criterio territoriale, 18 partite per squadra tra andata e ritorno, poi la metà va alla poule promozione, l'altra alla poule retrocessione; ogni team si porta dietro la metà dei punti conquistati (!). Altri sei gironi da dieci (con sorteggio tenendo conto dei risultati della prima fase del campionato), altre 18 partite per squadra da cui: dai tre gironi della poule promozione le prime nove squadre (più la vincitrice della Coppa Italia) alla fase finale, dal quarto al decimo posto (21 squadre) ai playoff assieme alle prime due dei tre gironi di poule salvezza (totale 6). Nella poule salvezza dal terzo al quinto posto  ci si salva, dal sesto al nono playout, al decimo si retrocede direttamente. In totale 9 squadre retrocesse in serie D, quattro promosse (!) in B. Playoff a 27 squadre con 6 sole qualificate alla fase finale, che si aggiungono alle dieci della fase finale, sviluppata in quattro mini tabelloni – semifinali e finali – con quattro promosse in B. In sostanza ogni squadra giocherebbe un minimo di 36 partite, più 3 possibili di playoff (gara secca), più altre 4 partite, considerato che semifinali e finale dei 4 tabelloni si disputano con andata e ritorno. 

Si tratta di una riforma radicale. Sono sorpreso e francamente faccio fatica a esprimere un giudizio. Le sensazioni sono positive grazie all'effetto novità di una vera e propria rivoluzione.  Il Rimini oggi nel girone a dieci sfiderebbe Cesena, Imolese, Ancona,  Fermana, Recanatese, Vis Pesaro, e verosimilmente Reggiana, Piacenza, Fiorenzuola. Ma davvero il campionato sarebbe sempre combattuto e appassionante? Qualche dubbio c'è. Prendiamo ad esempio la Fermana: nel primo girone a dieci Protti schiera tre soli under e conquista il quinto posto, con l'accesso alla poule promozione, lasciandosi dietro (non me vogliano..) Fiorenzuola, Ancona, Vis Pesaro, Recanatese e Imolese.  Nella poule promozione cosa farebbe la Fermana? Schierebbe dai 4 ai 6 under (lo potrebbe fare) e intascherebbe i contributi per l'impiego dei giovani, senza guardare alla classifica.  É vero che i gironi a dieci sarebbero molto livellati e per le piccole sarebbe difficile arrivare nella poule promozione. Non ci rimane che attendere e vedere i risultati sul campo.

Personalmente, ritengo che il campionato di C avesse bisogno di una riforma, non so se così radicale. A me non sarebbe dispiaciuto un ritorno al passato: una C1, magari con girone unico a 20 squadre, e una C2 a tre gironi di 20 (o 18?), per permettere a certe realtà di lavorare con più calma sui giovani (prendendo i relativi contributi) e di fare lo step successivo nelle giuste condizioni. Con dieci squadre professionistiche in più forse ci potrebbe essere più spazio anche per le seconde squadre dei team di A, a una condizione: possibile per le seconde squadre la promozione in B e in C1, la retrocessione in C2, ma non la retrocessione in D (e quindi l'estinzione). Questo permetterebbe alle società di serie A di lavorare effettivamente con i giovani cresciuti nel proprio vivaio, senza dover mettere a bilancio quelle pesanti spese per acquistare giovani più pronti negli altri campionati e che probabilmente stanno tenendo tutti alla larga da questa possibilità. Ma forse sto andando un po' oltre con i ragionamenti. Attendiamo che la riforma diventi ufficiale e torniamo a occuparci di calcio giocato, partendo oggi (sabato 29 ottobre) dall'interessante sfida del Neri tra Rimini e Carrarese.

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