Riccione, Casa della comunità resta in via Pavia: 'Altrimenti niente fondi Pnrr'
L'amministrazione comunale: 'Cercheremo di fare una seconda struttura vicino all'ospedale'


L’amministrazione comunale di Riccione, su richiesta di Ausl Romagna, lo scorso mese ha avviato un’indagine tecnico-amministrativa per verificare la possibilità di trasferire il progetto della Casa della comunità da via Pavia nel quartiere di San Lorenzo, a ridosso dell’ospedale Ceccarini. Sempre Ausl Romagna, a conclusione delle verifiche tecnico-amministrative, ha preso atto che lo spostamento della Casa della comunità, rispetto al progetto iniziale, avrebbe messo a rischio il finanziamento, già accordato, da 1.600.000 euro del Piano nazionale ripresa resilienza (Pnrr). L’amministrazione intende dunque procedere con la realizzazione della Casa della comunità in via Pavia – il termine previsto è il 2026, pena la perdita dei fondi – ma è pronta a rilanciare, raddoppiando, ovvero andando da subito alla ricerca di fondi per la realizzazione di una seconda Casa della comunità di fianco all’ospedale Ceccarini.
In merito alla collocazione della Casa della comunità in via Pavia, per l'assessore Garulli è effettivamente "una collocazione non ottimale perché distante dall'ospedale e vicina a un km a quella di Coriano", ma, evidenzia, "sarebbe irresponsabile perdere il finanziamento da 1 milione e 600.000 euro". "Questa amministrazione – prosegue Garulli – intende dare una risposta non formale ma sostanziale ai bisogni dei cittadini, di San Lorenzo, certo, ma di tutta la città: le scelte strategiche per la sanità pubblica non possono essere ridotte a mera propaganda di quartiere”.
Ora però, osserva l’assessore, sarà necessario riempire il contenitore Casa della comunità di via Pavia con contenuti adeguati. “Non mi risulta sia stata condotta un’indagine per comprendere quali siano i bisogni reali in termini di sanità per quella zona e per la città di Riccione in generale. Dovrà essere fatto per andare a operare in un’ottica di integrazione con la Casa della comunità di Coriano e anche con tutte le altre strutture sanitarie esistenti. Abbiamo un grave problema di carenza di medici e infermieri: sarà fondamentale impiegarli al meglio”.
Avviando la realizzazione della prima casa della salute, l’amministrazione comunale si metterà subito al lavoro, insieme all’Ausl, per tentare di realizzarne una seconda a fianco dell’ospedale Ceccarini. “La grave carenza di personale medico e infermieristico mi fa ritenere che la migliore collocazione sia quella a lato dell’ospedale – argomenta l’assessore Garulli -. Per questo la richiesta dell’Ausl aveva incontrato immediatamente il nostro favore. Prendiamo atto dell’impossibilità di trasferire il progetto di via Pavia, e dunque andiamo avanti con la costruzione di questa prima Casa della comunità, ma non abbandoniamo affatto l’idea di crearne una a fianco del Ceccarini”.