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Partenza positiva per l'estate 2022 sulla Riviera romagnola

Le presenze turistiche tornano ai numeri pre-covid

Attualità Rimini | 11:02 - 08 Luglio 2022 Riviera romagnola Riviera romagnola.

Un week-end a giugno, uno short break tra luglio e inizio agosto e una vacanza di almeno 7 giorni ad agosto: sembrano essere questi i programmi di circa metà degli italiani per le vacanze estive 2022. Nonostante il clima di recessione, l’inflazione che galoppa, i rincari energetici e la crisi bellica gli italiani, e con loro gli europei, stanno facendo presagire che quella del 2022 sarà un’estate in linea con il 2019, se non addirittura migliore.

Il mese di giugno, primo termometro della salute del nostro sistema turistico, evidenzia che la stagione balneare sta procedendo positivamente. L’86% degli operatori alberghieri del Panel dell’Osservatorio Turistico Regionale interpellati da Trademark Italia sostiene di aver avuto a giugno un andamento simile o migliore rispetto al 2021. 

Secondo il sondaggio Trademark Italia sono eccellenti anche le previsioni per i mesi di luglio e agosto, con tassi di occupazione camere in linea con le stagioni balneari pre-pandemiche. Se il 37% degli operatori turistici interpellati sta ottenendo risultati migliori del 2021 in termini di occupazione camere e quindi di presenze, il 28% ne registra anche di migliori del 2019.
Per il mese di agosto il tasso di occupazione di camere e letti, secondo le indicazioni del sondaggio, si attesta mediamente vicino al 90%.
 
Come ormai consolidato da alcuni anni, sono le strutture di categoria superiore (4 e 5 stelle) a registrare le performance occupazionali migliori, a testimonianza di come i viaggiatori cerchino sempre più soluzioni di alloggio comode, rassicuranti e confortevoli.
Anche nell’estate 2022 è la clientela italiana a determinare il successo della stagione balneare, ma in termini di internazionalizzazione dei flussi turistici, il sondaggio del Panel evidenzia un sostenuto ritorno dei mercati esteri. 

Per quanto riguarda i mercati di provenienza della clientela internazionale, sono Germania (60%), Svizzera (48%), Francia (24%) e Austria (23%) i principali bacini turistici per la Riviera. 
Andando ad analizzare i target della clientela, le risposte degli operatori sottolineano come siano sempre le famiglie con bambini la tipologia di ospite prevalente sulla Riviera: lo afferma il 58% dei rispondenti.

Anche il movimento autostradale rilevato nel periodo maggio-giugno conferma il trend stagionale di ripresa del movimento turistico (+7,6% sul 2021) e il progressivo riavvicinamento ai valori pre-Covid. 

L’analisi dell’andamento meteo del periodo maggio-giugno sulla Riviera Romagnola, variabile storicamente determinante per la performance di qualsiasi stagione balneare, mostra una diminuzione delle giornate di sole. Ma sono state sicuramente le temperature medie dell’entroterra italiano a spingere il movimento turistico verso la costa e anche verso le località appenniniche in particolare nei fine settimana, con evidenti benefici per il giro d’affari di tutto il sistema ospitale della Riviera.
 
Per l’Assessore al Turismo e Commercio della Regione Emilia-Romagna, Andrea CorsiniI numeri sono buoni e fanno ben sperare, anche che se per fare un vero bilancio dovremo aspettare la fine dell’estate. Quello che però possiamo dire è che la stagione balneare sulla Costa è iniziata in modo positivo.  I dati sugli arrivi a giugno e le previsioni per i mesi di luglio e agosto mostrano un chiaro miglioramento rispetto allo scorso anno e, in alcuni casi, anche sul 2019. Questo significa due cose. Da una parte che la nostra Riviera continua a essere una meta apprezzata dai turisti italiani e stranieri. Dall’altra, e su questo punto voglio insistere, che quello dell’Emilia-Romagna è un sistema turistico in salute."

Jamil Sadegholvaad, il presidente Visit Romagna annuncia:"Una primavera e un inizio estate incoraggiante, perfino entusiasmante per i numeri turistici che ormai sono vicinissimi a quelli degli anni pre pandemici. E ora un'estate che, pur con tutte le cautele ovvie e del caso, si apre con aspettative altrettanto positive grazie a un elemento evidente: la Riviera di Romagna è tornata ad essere, grazie agli eventi, alla sua offerta di servizi, sostenuti, ideati, programmati in una efficiente sinergia tra istituzioni e operatori privati, l'hub dell'industria turistica nazionale e anche internazionale, a livelli che richiamano alcune stagioni d'oro. Che la Romagna sia tornata protagonista, dopo i due devastanti anni di buio e semibuio da pandemia, è evidente e tangibile. Che questo successo sia il frutto del lavoro e della collaborazione tra tutti i soggetti che compongono il sistema turistico regionale è altrettanto palese. Che accorra garantire anche per il futuro lo stesso impegno, senza mai sedersi sugli allori, è ancora più lampante".
 

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