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Alla fondazione San Pellegrino una settimana di traduzioni con gli esperti internazionali

Protagonisti 24 tra ricercatori, professori universitari e specialisti del settore

Attualità Rimini | 15:43 - 03 Giugno 2022 Da sinistra: Michelle Woods, Brian James Baer, Stefano Arduini, Siri Nergaard, Bella Brodzki, Giuliana Schiavi, Sherry Simon Da sinistra: Michelle Woods, Brian James Baer, Stefano Arduini, Siri Nergaard, Bella Brodzki, Giuliana Schiavi, Sherry Simon.


Da due anni a Rimini opera un’Istituzione culturale di rilevanza e autorevolezza mondiale, nel campo della traduzione, dello studio dei linguaggi delle differenti culture e della letteratura comparata.
Dal 2020, infatti, la Fondazione Unicampus San Pellegrino (Fusp) ha portato la sua sede nazionale nel cuore del centro cittadino a Palazzo Buonadrata.

Ed oggi nelle sue aule, dove si svolgono anche i corsi triennali e i master specialistici post universitari della scuola Superiore di Mediazione Linguistica (S.S.M.L.), si è chiusa l’edizione 2002 della Summer School: “Esplorare i modi della traduzione: pratiche, oggetti, forme di vita”. Appuntamento internazionale organizzato da Fusp e lo statunitense Nida Centre for Advanced Research on Translation (Nida), realtà con cui la Fondazione San Pellegrino e la New York University organizzano, ogni anno nella “grande mela”, il “NYU symposium” sul mondo della traduzione. 
Protagonisti della settimana riminese (23 maggio - 3 giugno) sono stati tredici tra i più importanti e apprezzati docenti nelle materie di linguaggio, letteratura comparata, traduzione. Insegnano e operano in grandi Università, canadesi, indiane, inglesi, Statunitensi, Sudafricane, dell’Ecuador e anche italiane.  

A seguire seminari, workshop e lezioni sono stati da 24 tra ricercatori, professori universitari e specialisti del settore, selezionati in base a curricula e pubblicazioni scientifiche, tra le più di cento richieste d’iscrizione arrivate a Fusp. Tutti loro sono si sono collegati con i docenti presenti a Rimini, dai loro centri studi di dodici Paesi: Austria, Arabia Saudita, Canada, Messico, Norvegia, Sudafrica, Tanzania, Siberia, Stati Uniti, Vietnam, Ucraina.   

Al centro di questa edizione della “Summer School, una riflessione su un mondo ormai poliglotta, ma le diverse lingue e traduzioni, confliggono, aprendo lo spazio a conflitti e incomprensioni tra diverse culture e Paesi. La necessità, quindi, di confrontarsi con i fenomeni migratori, processi di integrazione, assimilazione culturale e la necessità rappresentarli correttamente in ogni forma di traduzione e comparazione tra forme letterarie. Elemento centrale in ogni relazione per Ampio per la nuova frontiera delle ricerche multidisciplinari, in grado d’avvicinare gli studi sulla tradizione ai bisogni immediati delle persone: come avvenuto nelle recentissime ricerche sul nuovo linguaggio pubblico creato in ogni Paese dalla pandemia.  


I relatori Summer School 2002   Brian James Baer (Kent State University, USA), Paul F. Bandia, Concordia University, Canada), Salah Basalamah (University of Ottawa, Canada), Susan Bassnett (University of Glasgow, Scotland), Piotr Blumczynsk (Queens University Belfast, Northern Ireland), Bella Brodzki (Sarah Lawrence College, USA), Antonia Carcelén-Estrada (Universidad San Francisco de Quito, Ecuador), Kobus Marais (University of the Free State, South Africa), Christi A. Merrill (University of Michigan, USA) , Babli Moitra Saraf (Indraprastha College for Women, University of Delhi, India), Vicente L. Rafael (University of Washington, USA), Carolyn Shread (Mount Holyoke College, USA), Sherry Simon (Concordia University, CA), Michelle Woods (The State University of New York New Paltz, USA).   


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