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Presidente associazione Alpini: scuse a donne offese, puniremo i responsabili

Ma annuncia anche: 'azioni legali contro chi ha offeso e diffamato il corpo degli Alpini'

Attualità Rimini | 11:23 - 01 Giugno 2022 Adunata degli Alpini a Rimini Adunata degli Alpini a Rimini.


 "Precisato che condanniamo i fatti di molestie, e chiediamo scusa alle donne offese, saremo intransigenti con i responsabili, sia associati che non e saremo nel contempo determinati a difendere l'onorabilità e l'immagine dell'Ana contro chiunque". Così, il presidente dell'Ana, l'Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero, torna sui fatti dell'Adunata Nazionale di Rimini, in un passaggio della Relazione Morale 2022 pubblicata sul sito dell'associazione e pronunciata lo scorso 29 maggio durante l'Assemblea annuale tenuta a Piacenza che ha confermato lo stesso Favero alla guida - è stato rieletto per il quarto triennio - con 373 voti su 480 votanti.

Quanto al futuro, si legge ancora nel documento, "per le prossime Adunate dovremo pensare da un lato ad un sistema di controllo per meglio supportare le Forze dell'Ordine e dall'altro a una migliore sensibilizzazione dei nostri associati con il supporto imprescindibile delle Sezioni e Gruppi nell'individuare eventuali facinorosi al fine di contenere se non eliminare fenomeni di intolleranza e molestie"

Quella andata in scena nella città romagnola all'inizio di maggio, si legge in un altro passaggio della Relazione Morale 2022 pronunciata da Favero, "è stata un Adunata partecipata e per quanto ci riguarda entusiasmante, che ha portato a Rimini e San Marino tanti alpini e familiari, animati dalla volontà di condividere i momenti salienti della manifestazione. Purtroppo alcuni accadimenti incresciosi hanno rovinato lo spirito di condivisione e di festa della stragrande maggioranza dei partecipanti con un tentativo da parte di alcuni settori, in essere purtroppo già da alcuni anni, di screditare l'immagine complessiva degli alpini sia in armi che dell'Ana". Quindi, viene ribadito, "precisato che, come Ana, condanniamo i fatti di molestie, e chiediamo scusa alle donne offese, saremo intransigenti con i responsabili, sia associati che non, e saremo nel contempo determinati a difendere l'onorabilità e l'immagine dell'Ana contro chiunque. Per questo siamo in attesa dei riscontri provenienti dalle Forze dell'Ordine e dalla magistratura e contemporaneamente stiamo raccogliendo documentazione e segnalazioni atte a comprendere meglio quanto avvenuto, il tutto supportato da un nostro pool di avvocati ed esperti di comunicazione e social".

A giudizio di Favero, ancora, "non possiamo permettere che la irresponsabilità di pochi, intacchi la nostra credibilità e serietà, lo dobbiamo ai nostri Caduti e quanti sono 'andati avanti', ai nostri volontari e alla nostra storia, intrisa di dovere e solidarietà. Non è accettabile - puntualizza - che per la responsabilità di qualcuno, forse non associato, responsabilità che per legge è personale, venga generalizzato e coinvolta l'intera Ana; ripeto saremo determinati e decisi a difendere la nostra immagine e i nostri valori che peraltro, anche in questi giorni, la gente ci sta ampliamente dimostrando con attestati di stima e e sostegno".

Quanto al futuro, viene sottolineato in un altro passaggio del testo, "per le prossime Adunate dovremo pensare da un lato ad un sistema di controllo per meglio supportare le Forze dell'Ordine e dall'altro a una migliore sensibilizzazione dei nostri associati con il supporto imprescindibile delle Sezioni e Gruppi nell'individuare eventuali facinorosi al fine di contenere se non eliminare fenomeni di intolleranza e molestie" . "È quanto è emerso - chiosa Favero - anche nel Consiglio Direttivo Nazionale straordinario della settimana scorsa a Feltre".


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