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Calcio D, Ravenna-Rimini. Gaburro: 'Anche vincendo il campionato non sarebbe finito'

Il tecnico: 'Non ci snatureremo pur avendo due risultati a disposizione'. Solo Tomassini out

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Sport Rimini | 14:35 - 09 Aprile 2022 Marco Gaburro (foto Venturini) Marco Gaburro (foto Venturini).

La madre di tutte le partite: il derby Ravenna – Rimini (ore 15 stadio Benelli). In caso di vittoria dei biancorossi vantaggio che da +8 salirrebbe a +11 e dunque promozione praticamente in tasca. La squadra di Gaburro, reduce da sette vitterie di fila, dunque, gioca con il vantaggio di due risultati su tre a disposizione mentre i giallorossi di mister Dossena, reduci dal ko nel derby di Forlì, per tornare in gioco devono assolutamente vincere.

Nel Rimini tutti disponibili a parte l'infortunato Tomassini e dunque per il tecnico c'è l'imbarazzo della scelta. Difficile che a centrocampo possano giocare sia Greselin e Andreis, entrambi recuperati, al centro dell'attacco probabile il rientro di Mencagli e di Haveri sulla corsia mancina di difesa.

Il tecnico del Rimini Marco Gaburro vede così il match: “E' una partita di cartello e noi dobbiamo fare quello che abbiamo sempre fatto: focalizzarci sull'avversario, le sue qualità e i suoi limiti e affrontarla col massimo impegno, senza calcoli, cercando di essere più bravi e facendoci trovare mentalmente pronti. In settimana la squadra ha lavorato bene. Il Ravenna ha avuto un fortissimo incremento del proprio rendimento dal mese di novembre in poi. Ha fatto tre mesi di altissimo livello. Ha tenuto il passo trovando una grandissima continuità di rendimento, solo nell’ultimo mese ha perso qualche colpo e in casa ha un ottimo rendimento: a parte due pareggi le ha vinte tutte. La società ha fatto un lavoro di mercato certosino, migliorato in qualità e quantità la rosa, ma se vedo i numeri del Rimini penso siamo migliorati anche noi”.

Che partita si aspetta?

“Molto fisica soprattutto nella prima ora di gioco. Le giornate di qualità nella fase finale faranno la differenza”.

Avere due risultati su tre a disposizone cambierà il vostro atteggiamento tattico?

“No, il risultato e la conseguenza della partita. Noi siamo abituati a giocare in un certo modo, poi dipende dall’avversario ma da quello che riesci a fare sul campo. Non è che in partenza, come premessa, pensi di cambiare il nostro gioco. L’elasticità, il cambiamento di modulo in corsa, le risorse della panchina, sono state una nostra caratteristica e la nostra forza. Anche vincendo non avremo ottenuto nulla, bisogna continuare a fare punti e solo alla fine si guarda il risultato”.

Più complicato preparare questa partita rispetto alle altre?

“La preparazione della partita è stata molto più semplice: tutto vogliono esserci, questa è la partita dei giocatori, delle loro qualità. Sono loro i protagonisti. In settimana la squadra ha lavorato bene, siamo consapevoli di dire la nostra. Stavolta avremo tanti tifosi in tribuna, molti ci seguiranno da casa e vedere questo calore e sapere di averlo è fondamentale”.

Il ko nel derby di Forlì pensi che nel Ravenna abbia lasciato conseguenze?

“E' un episodio negativo che in un campionato ci sta, è accaduto anche a noi a Mezzolara. Le prestazioni il Ravenna le ha sempre fatte, è una squadra importante, ha una idea di gioco forte, pericolosità in fase offensiva dove non c'è solo Saporetti”.

Ha già toccato con la società l'argomento della prossima stagione?

“Nella mia testa c'è solo il Rimini, arriviamo al traguardo e poi ragionerò. Adesso penso alla partita di domani”.

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