Hascisc e marijuana a fiumi destinate allo spaccio in Riviera gestito da cinque cittadini albanesi. Mercoledì mattina (15 dicembre) la Squadra Mobile della Questura di Rimini ha eseguito un'ordinanza cautelare in carcere a carico dei cinque presunti trafficanti albanesi di 29, 31, 30, 54 e 21 anni. (Vedi notizia precedente) Questi risultano gravemente indiziati per aver partecipato, a vario titolo, all'organizzazione e alla gestione di un ingente traffico di sostanze stupefacenti a Rimini e in varie parti del territorio nazionale dall'ottobre 2020 ad oggi. In collaborazione con la polizia di Stato di Bari, gli investigatori hanno eseguito il sequestro preventivo di un'autovettura, a seguito della perquisizione in casa di un familiare di uno degli arrestati. Perquisita anche la sede di una ditta ortofrutticola del Barese dove la squadra mobile riteneva si potesse nascondere il deposito dello stupefacente. Il capo del gruppo di presunti spacciatori, secondo le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Rimini, sarebbe il 29enne, mentre gli altri venivano assoldati di volta in volta per trasportare la droga verso i mercati di smercio in nord Italia. L'attività di indagine era partita verso la fine del 2020 da due sequestri di droga: uno di 275 kg di hashish e marijuana e l'altro di 115 kg di solo hascisc a Bresso (Milano). In quell'occasione era finito indagato un 26enne cittadino albanese, fratello del 29enne fermato oggi e acquirente di un'ingente partita di hascisc proveniente dalla Spagna.