Dopo l’ultima autorizzazione sono stati avviati i lavori per la costruzione di un ulteriore stabilimento di circa seimila metri adiacente al nuovo stabilimento della Indel B a Secchiano. Anche in questa occasione l’amministrazione di Novafeltria e l’Ufficio Tecnico comunale hanno lavorato alacremente al fine di fornire tutte le autorizzazioni necessarie per favorire la realizzazione dello stabilimento in tempi brevi.
Molto graditi i pubblici ringraziamenti del Cav. Berloni alla Amministrazione Comunale di Novafeltria durante la recente inaugurazione del nuovo stabilimento di Secchiano dove ha sottolineato la proficua collaborazione e la celerità con la quale ha potuto ottenere tulle le richieste autorizzazioni ma ha contestualmente rimarcato la necessità di un collegamento viario veloce e sicuro verso il fondovalle e l’autostrada. Il nuovo stabilimento ospiterà la linea produttiva della Indel-Webasto Marin.
“Ancora una volta vogliamo ringraziare il Cav. Antonio Berloni per la scelta di questa nuova espansione industriale che rappresenterà ulteriori opportunità occupazionali per l’intera Altavalmarecchia” così la nota dell’amministrazione.
Il Gruppo della Famiglia Berloni con i due importanti siti di Sant’Agata Feltria e di Secchiano di Novafeltria continua a dimostrare concretamente e con coraggio di amare la Valmarecchia, un territorio con buone possibilità di sviluppo in molti settori se solo si realizzassero infrastrutture e progettualità per offrire lavoro alle giovani generazioni.
“L’Amministrazione di Novafeltria sarà sempre al fianco e collaborativa con chi proporrà seriamente investimenti occupazionali in tutti i settori, dall’industria, al turismo, alla cultura alla formazione, allo sport, sempre in un’ottica ecosostenibile nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. In questa visione di sviluppo continueremo convintamente a lavorare con tutti i comuni e la provincia per una nuova Marecchiese, convinti che rappresenti il progetto infrastrutturale che può creare occupazione, preservare i servizi, contrastare lo spopolamento e quindi favorire uno sviluppo socio-economico così come ci chiedono i cittadini, le attività produttive e le associazioni di categoria del territorio.
Parlare solo di mobilità e di sicurezza dell’attuale tracciato, con tutor, rotonde e attraversamenti, non farà altro che contrastare questo auspicato rinnovamento”.