Anche Mirco Pari, direttore Confesercenti Rimini, chiede la riapertura dei negozi di abbigliamento e di calzature, definendo "anomalo il lockdown" attuale, con le auto che continuano a circolare, mentre "la gente va in giro e vengono varate deroghe per una serie di attività". Pari chiede regole uniformi: "Guardandoci intorno non comprendiamo come non si possa consentire ai negozi di abbigliamento, calzature e accessori di poter effettuare la vendita, nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie e contingentando gli accessi in funzione delle superfici. Questo settore, insieme a bar e ristoranti, è quello che oggi sta pagando un prezzo altissimo". Settore che chiede le riaperture, ancor prima dei ristori (definiti comunque tardivi e insufficienti), e che rischia "una crisi irreversibile" tra cali di fatturato (sopra il 45% nel corso del 2020) e la concorrenza dell'online che continua a fare grandi affari, con un +31% di vendite nel 2020.