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Costrinse conoscente a prelievo bancomat: assolto 27enne napoletano 

Il giovane doveva rispondere di rapina, tentata estorsione e porto abusivo d'armi e di oggetti atti ad offendere

Cronaca Rimini | 07:36 - 28 Marzo 2021 Il Tribunale di Rimini Il Tribunale di Rimini.

Fu denunciato da un giovane ucraino, suo conoscente, che riferì alle forze dell'ordine di essere stato costretto a consegnargli due telefoni cellulari e la propria carta di credito, e poi di essere stato minacciato affinché facesse un prelievo di denaro allo sportello bancomat. L'accusato, un 27enne napoletano difeso dall'avvocato Carmine Di Berardino, è stato assolto dal giudice Benedetta Vitolo perché il fatto non sussiste, al termine del processo celebrato con rito abbreviato. Doveva rispondere di rapina, tentata estorsione e porto abusivo d'armi e di oggetti atti ad offendere, per fatti avvenuti tra il 23 e il 31 luglio 2020: il Sostituto Procuratore Davide Ercolani ne aveva chiesto condanna a 7 anni di reclusione e duemila euro di multa. 
 

Il denunciante aveva riferito di aver incontrato l'imputato nella tarda serata del 23 luglio. Quest'ultimo, minacciandolo con un coltellino svizzero, lo costrinse a fare un prelievo al bancomat, allo sportello in zona stazione ferroviaria, ma nel comporre il pin, a causa dell'agitazione, la vittima fece bloccare la carta di credito. Fu costretto così a recarsi in banca la mattina successiva per ottenere lo sblocco della carta, ma non potendo il cassiere procedere immediatamente, il 27enne napoletano decise di desistere dai suoi propositi e di allontanarsi con i due telefoni cellulari presi precedentemente al giovane. A distanza di otto giorni si incontrarono causalmente sull'autobus, secondo quanto riferì il giovane dell'Est Europa, e quest'ultimo fu nuovamente minacciato ("Ti scanno") e costretto a recarsi in banca per il prelievo. Ma a quel punto riuscì a far allertare le forze dell'ordine. Il racconto della vittima non è stato però confermato dall'analisi delle telecamere della banca e dagli stessi impiegati che hanno riferito di non aver avuto nessuna richiesta di aiuto dal giovane ucraino.
 

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