Sono sei le violazioni rilevate nel comune di Rimini, a gennaio e febbraio, dalle "fototrappole", posizionate vicino ai cassonetti della raccolta differenziata, a rotazione nelle diverse isole ecologiche del territorio comunale, per individuare e sanzionare chi conferisce i rifiuti in modo irregolare. Il sistema di videocamere a sensori per la rilevazione delle immagini è stato attivato in fase sperimentale a Rimini già dal 2019. E' in grado di fare foto a colori di giorno e in bianco e nero di notte, anche in caso di assenza totale di illuminazione, fornendo informazioni visuali sugli utilizzatori delle postazioni identificate e inviando un sms di allarme nel caso di tentativi di manomissione.
Le zone video-sorvegliate, autorizzate dalla Prefettura, sono state individuate sulla base delle segnalazioni pervenute dai cittadini, dalla Polizia Municipale, dall'ufficio ambiente, dalle Guardie Ecologiche Volontarie, che gestiscono il servizio di controllo, e dal gestore del servizio di raccolta.
Le sanzioni per i trasgressori variano da un minimo di 52 euro ad un massimo di 300 a seconda del tipo di violazione che si commette: dal mancato conferimento nei contenitori predisposti dal gestore, a quello dei rifiuti speciali non assimilati, dei rifiuti impropri o dei rifiuti urbani appartenenti ad una frazione merceologica diversa da quella cui è destinato il contenitore, o della quale è prevista la raccolta. Fino alle sanzioni ben più gravi per l'errato conferimento di rifiuti pericolosi o l'immissione nei contenitori di rifiuti liquidi o sostanze incendiate, oppure anche lo spostamento, il ribaltamento o danneggiamento delle attrezzature rese disponibili dal gestore per il conferimento dei rifiuti.