Procede speditamente la campagna vaccinale a San Marino. Dei circa 30 mila residenti, quasi un decimo ha già ricevuto la prima dose. Lunedì sono arrivate le attese 7.500 dosi dello Sputnik per i richiami oltre a circa mille di Pfizer-Biontech. Visto questo ritmo, dai comuni limitrofi arrivano sul Titano le richieste per vaccinare anche gli italiani, in particolare i frontalieri. "Ultimamente abbiamo avuto diverse richieste da parte di frontalieri, cittadini italiani che risiedono in Italia e che si recano sul Titano per questioni di lavoro", dice Alessandro Amadei, vice presidente del Comites, il comitato degli italiani a San Marino. Questi italiani hanno chiesto al comitato "di farsi latori del loro messaggio di richiesta di copertura vaccinale. Alcuni sindaci - prosegue Amadei - hanno chiesto a San Marino di potersi approvvigionare con lo Sputnik". Ma quel è il modo giusto in cui la questione dei frontalieri dovrebbe essere risolta per il Comites? "Solo con accordi tra i due Stati", risponde Amadei, per il quale "non è tanto l'ente locale, come la Regione o il Comune, a potersi preoccupare direttamente di risolvere il problema dell'approvvigionamento dei vaccini, ma il tema deve essere dibattuto nelle sedi diplomatiche tra Italia e San Marino".