Poggio Torriana, 8 marzo con la "dichiarazione dei diritti della donna"

L’intento dell’assessorato alle Pari Opportunità è di tenere alta l’attenzione sulla Giornata internazionale dei diritti della donna

Immagine di repertorio

Nonostante le limitazioni l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Poggio Torriana non rinuncia alle celebrazioni per l'8 marzo. L'obiettivo è di tenere alta l'attenzione sulla Giornata internazionale dei diritti della donna per ricordare le conquiste sociali, economiche, politiche, ma anche le violenze e le discriminazioni di genere.
E' prevista la promozione della “Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina” della scrittrice francese Olympe de Gouges, pubblicato per la prima volta il 5 settembre 1791 sul modello della “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” del 1789. Si tratta del primo documento della storia a invocare la piena uguaglianza legale, politica e sociale delle donne in rapporto agli uomini.

Inoltre, appena sarà possibile, partirà un ciclo di laboratori sportivi per bambini e per bambine dai 6 agli 11 anni, realizzati grazie al contributo della Provincia di Rimini, dell'associazione Rompi il silenzio e di UISP.
Le attività si svolgeranno all’aperto presso il centro sportivo di Santo Marino, è previsto un modulo di quattro incontri per gli alunni delle scuole primarie del territorio comunale. Gli appuntamenti sono gratuiti, ma per partecipare occorrerà esibire una copia del certificato medico o fotocopia del libretto sportivo (per informazioni: claudia.petrosillo@uisprimini.it 0541/772917).
 
L’assessore Francesca Macchitella, commenta così le iniziative: “L’opuscolo, realizzato con la consueta collaborazione dell’associazione culturale Quotidianacom, sarà distribuito al corpo docente delle scuole materne e primarie e alle educatrici dei servizi educativi per l’infanzia; vuole offrire un piccolo contributo alla riflessione sulla data dell'8 marzo, la giornata internazionale dei diritti delle donne. La differenza di genere non va interpretata come una condizione discriminatoria ma troppo spesso nei comportamenti quotidiani in famiglia, nel percorso di studi, nel lavoro, nello sport, questa differenza condiziona pesantemente la nostra vita. Allora dico a tutte le bambine e alle giovani donne: la conoscenza è l'arma migliore contro l'ignoranza e per ridurre le resistenze culturali che ancora oggi vedono le donne ingabbiate in stereotipi di genere e vittime di violenza psicologica e fisica è necessaria la costante attenzione delle Istituzioni pubbliche su questi temi, non solo una giornata all’anno".

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