Diversi riminesi che hanno prenotato il vaccino per i loro parenti, di età compresa tra 80 e 84 anni, nella mattinata di ieri (lunedì 1 marzo), primo giorno utile per farlo, si sono visti fissare l'appuntamento nella seconda o terza decade di aprile. La lamentela, come generalmente accade in questi casi, viaggia veloce sui social. Anche alla nostra redazione sono giunte diverse segnalazioni. L'Ausl Romagna in una nota ha risposto alle lamentele: i tempi di somministrazione si allungano per la carenza di vaccini. Dosi che si devono dividere tra i vari centri vaccinali (25 in totale in tutta la Romagna), che non possono dunque procedere a pieno regime nelle somministrazioni. "Siamo costretti in questa fase, con le attuali scorte vaccinali, a dover tener conto oltreché degli appuntamenti già prenotati in precedenza, anche della necessità di completare con la seconda dose il ciclo vaccinale di tutti gli over85. Ci muoviamo quindi facendo grandi equilibrismi finché non abbiamo garanzia di forniture piene, cercando di tenere insieme le esigenze dei nostri cittadini e le effettive disponibilità", spiega l'Ausl, che comunque evidenzia: "campagna vaccinale a ritmo incessante".