Basket, si è spento nella notte Luciano Capicchioni. Aveva 74 anni

Il manager dei grandi campioni, già proprietario del Basket Rimini, era a capo della Interperformances

Luciano Capicchioni

E' morto all'improvviso nella notte nella sua casa di San Marino Luciano Capicchioni. Aveva 74 anni. Lascia la moglie Annamaria e il figlio Manuel. Era a capo della Interperformances di San Marino fondata nel 1986 che ha dimensione internazionale: Lucky, cittadino sammarinese e americano e molto legato a Rimini (aveva frequentato il liceo classico), già direttore della Poste sul Titano, è stato il manager di grandi camponi come Kukoc, Sabonis, Danilovic, Ginobili. Un personaggio della pallacanestro internazionale. E' stato anche il patron del Basket Rimini salvandolo nel 2012 dal fallimento e assicurando per le stagioni successive la partecipazione al campionato di serie B oltre al mantenimento dei tesserati tutti e l'accesso alle finali nazionali giovanili.

Nel 2018 la retrocessione. Nel luglio del 2020 il passaggio della matricola 000122 alla neonata RBR. “Pochissime società in Italia possono vantare una più antica ininterrotta partecipazione a campionati FIP" scrisse allora Capicchioni in una lettera d'addio che qui riproponiamo.

L'ADDIO AL BASKET RIMINI Termina oggi, 29 luglio, la mia esperienza di Proprietario, già Presidente, del Basket Rimini Crabs, gloriosa società che da sempre impersona il viscerale ed unico amore della Città per la Pallacanestro Una società che a sua volta, ininterrottamente dal 1947, ha ricambiato tale onore rendendo gloria alla Città, con la disputa di tanti campionati di vertice, con grandi campioni che hanno vestito la sua gloriosa casacca, ma soprattutto, vanto personale dello scrivente, attraverso il settore giovanile, unanimemente riconosciuto, come tra i migliori e più organizzati in Italia, che ancora oggi consente a molti degli atleti formatesi, di calcare i campi delle Massime Serie Nazionali. Non posso non ricordare tuttavia che tale realtà nel 2012, sommersa da un 1 milione e trecentomila euro di debiti ed estromessa da tutti i campionati nazionali, era tecnicamente fallita, se non fosse stato per il mio intervento. Fu grazie a quanto in precedenza seminato, in termini di rapporti e di credibilità, attraverso la mia attività federale ed alla serietà di un progetto di ristrutturazione della situazione debitoria, portata avanti con rigore secondo solo al rigore dell’operato e senza lesinare ingenti risorse personali e familiari, che già in quella torrida estate si riuscì ad ottenere, in deroga, la partecipazione al campionato nazionale di serie B, assicurato per le successive sei stagioni, oltre al mantenimento dei tesserati tutti che ha consentito l’accesso ad ulteriori finali nazionali giovanili. Fu soltanto per avverse congiunture, sfortuna, serie infinita di infortuni ed una contestazione, spesso non genuina, che nel 2018 nonostante un girone di andata positivo si è registrata un’immeritata retrocessione. Sono stato, a volte anche ingiustamente, attaccato, reo a dire dei critici di non garantire una continuità sportiva, per come la Piazza avrebbe meritato: facile in questa occasione rispondere che ci si portava dietro un fardello di pendenze dalle precedenti gestioni che ogni anno rendevano complicato ed in salita ogni campionato Lascio di contro una società sana, contribuendo così non già ad una “rinascita”, ma alla continuità nel segno dello storico codice affiliativo 000122: pochissime società in Italia possono vantare una più antica ininterrotta partecipazione a campionati FIP. Lascio in mani esperte e sicure con una dote non indifferente e con il non sottaciuto desiderio che venga data continuità al settore giovanile e che non venga distolto in favore della prima squadra “quell’Euro in più”. Non posso non evidenziare come il processo di “ricongiungimento” che oggi viene portato a termine con un comune sforzo e per il bene della pallacanestro riminese sia stato rallentato da scelte opinabili anche dei vertici federali che, con una decisione non del tutto conforme ai regolamenti in vigore, decisero di attribuire ad un nuovo soggetto, lo stesso campionato a cui partecipava il Basket Rimini. Termina dopo 10 anni la mia seconda esperienza da Proprietario, con la certezza di lasciare in mani competenti, e con il “granchio” come sempre e per sempre nel mio cuore”.

Sul suo sito RBR porge "le condoglianze a tutta la famiglia ringraziandolo per l'impegno profuso per mantenere intatto ed in vita il codice 000122 che oggi noi portiamo sulle maglie".

CAPICCHIONI E IL TITANO Capicchioni in precedenza – nel lontano 1968 – , era stato promotore e fondatore della Federazione Sammarinese Pallacanestro, e nel 1969 della Pallacanestro Titano. La Federazione Sammarinese Pallacanestro lo ricorda così: "Luciano è stato un numero uno In tutto. Anche per il mondo del basket sammarinese. Soprattutto per il mondo del basket sammarinese. La sua vita è stata legata a doppio filo alla palla a spicchi, a partire da quel 1968, anno in cui fondò la Federazione Sammarinese Pallacanestro, e dal 1969, quando grazie a lui nacque la Pallacanestro Titano.
Era precursore dei tempi, Luciano Capicchioni. Guardava lontano e sapeva anticipare temi e tendenze. È stato l’agente numero uno in Europa, tanto da avere sotto le sue cure i migliori giocatori del vecchio continente, anche al passaggio in Nba. Due nomi su tutti, Kukoc e Sabonis. Ha fondato nel 1986 Interperfomances, agenzia di rappresentanza per atleti professionisti di cui era tuttora Presidente e C.E.O. É stato al timone, dal 2002, del Basket Rimini, per lasciarlo definitivamente nel 2018.
Una figura di primissimo piano, un manager di assoluto livello ma anche un uomo che per il nostro basket è stato fondamentale, vitale. L’atto fondativo del 1968 è un’idea da pionieri, niente affatto scontata, ma che è risultata vincente. Un’idea e un’azione per la quale il basket della nostra Repubblica sarà sempre riconoscente. La storia rimane. Riposa in pace, Luciano.

GNASSI E BRASINI “Vogliamo esprimere, a nome dell’amministrazione comunale di Rimini, il nostro cordoglio per la scomparsa di Luciano Capicchioni. Un vero e proprio pioniere nel mondo dello sport professionistico, in particolare della pallacanestro, a cui diede un contributo fondamentale anche per l’abbattimento di barriere storiche tra Stati Uniti e Europa. Agente di grandi stelle del basket del vecchio continente, poi diventati protagonisti assoluti anche nella NBA (tra i più conosciuti, Kucoc, Sabonis, Danilovic), Capicchioni ebbe anche un importante ruolo nell’ambito riminese quando- in un periodo particolarmente difficile per la società di basket- ne divenne proprietario. Vulcanico, innovativo, passionale, con Luciano Capicchioni se ne va un gigante del mondo sportivo di ogni tempo. Quel mondo sportivo che lui ha contribuito a cambiare”.

Tra i tanti messaggi di dirigenti, giocatori, tecnici, semplici sportivi, anche quello del Rimini Calcio. "Il Rimini Calcio FC partecipa con grande commozione al lutto per la scomparsa di Luciano Capicchioni, ex patron del Basket Rimini per oltre un decennio e importante agente della pallacanestro mondiale. Il Presidente Alfredo Rota e tutta la società biancorossa, si uniscono al dolore della famiglia"

Alla famiglia le condoglianze della redazione di Altarimini.it

Rispondi

Scopri di più da altarimini.it

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading