Carceri: comunità hanno posti liberi che non vengono occupati

Galere sovraffollate ma non mandano detenuti 

Recinto di un carcere

In Emilia-Romagna alcune comunità per il recupero di carcerati hanno posti liberi che però non vengono occupati, perché dalle carceri non vengono inviati i detenuti. A denunciarlo è la Comunità educante con i carcerati dell'associazione Papa Giovanni XXIII, che si occupa di reinserimento sociale. "Abbiamo messo a disposizione 11 posti, ma ne abbiamo occupati soltanto tre" nonostante "ora vi siano i finanziamenti". "Non è un problema solo nostro, ma di tutte quelle comunità che hanno dato disponibilità", afferma il coordinatore della comunità, Giorgio Pieri. Perché gli altri posti non vengono occupati? "Perché non sono state inviate le richieste dalle carceri della regione Emilia-Romagna", afferma Pieri, per il quale vi è "un blocco organizzativo dentro le carceri", "non c'è informazione. I detenuti – aggiunge – non vengono a sapere di questa opportunità. Fatto sta che i soldi ci sono, ma sono fermi. Le comunità ci sono ma sono vuote. E ci si lamenta che il carcere è pieno e il Covid avanza". Per Pieri cogliere l'occasione delle comunità sarebbe come "cogliere due piccioni con una fava", ovvero alleggerire le carceri e diminuire il rischio di focolai.

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