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Pasqua si avvicina, Rimini lavora per la ripartenza ma chiede programmazione

L'assessore Sadegholvaad: "Salute priorità, ma evitare cambi di programma e dietrofront"

Attualità Rimini | 14:32 - 16 Febbraio 2021 L'assessore Jamil Sadegholvaad L'assessore Jamil Sadegholvaad.


L'amministrazione comunale di Rimini, per voce dell'assessore Jamil Sadegholvaad, si dice pronta a rispettare la decisione del governo su un nuovo lockdown, invocato a gran voce dagli esperti, evidenziando che dall'emergenza covid non si è ancora fuori, "tra varianti virulente e una campagna vaccinale non ancora decollata". La preoccupazione è  però anche per le conseguenze economiche, a un anno di distanza dallo scoppiare dell'emergenza. Sadegholvaad chiede quindi certezze per il settore turismo, intervenendo a difesa degli operatori; non indifferenti al tema della salute, ma critici, in quanto lamentano, semplicemente, l'assenza di una visione di prospettiva. Impianti di risalita e stagione scistica bloccati a poche ore dalla ipotetica riapertura: il caso che ha suscitato le proteste degli "imprenditori della montagna" fa preoccupare in vista delle festività pasquali. Gli operatori turistici hanno bisogno di sapere in anticipo se e come potranno aprire. "Capiamo le difficoltà del nuovo Governo, non dimentichiamo il contesto di difficile gestione di una pandemia sanitaria ancora attiva, ma quello che francamente lascia sconcertati gli operatori economici e i lavoratori è lo stato di permanente incertezza, contro ogni pianificazione comunicata per tempo", rileva Sadegholvaad. 

A Rimini, evidenzia l'assessore, si sta già infatti lavorando in previsione della Pasqua. Sistemazione dei propri locali per un miglior distanziamento, la programmazione della pubblicità, riaperture in vista proprio della stagione estiva che in genere viene inaugurata proprio nel weekend pasquali.  "Quello che va assolutamente evitato è che questo dinamismo vada disatteso per superficialità", è il monito dell'assessore, che evidenzia: "Rimini non potrebbe accettare acriticamente una doccia fredda come quella appena caduta sugli operatori commerciali e turistici della montagna, che si erano già preparati con investimenti e assunzioni alla riapertura - seguendo peraltro le linee guida concordate - e che invece si sono ritrovate dalla sera alla mattina con un improvviso divieto", rendendo "tutto vano, investmenti, lavoro e prenotazioni".

L'amministrazione comunale di Rimini è pronta ad accogliere nuove restrizioni, ma vuole certezze per la sua cittadinanza: "la situazione sanitaria non consente di allentare la presa, ma al rigore delle norme serve accompagnare anche una rapidità da parte del governo nel dare una visione di prospettiva e comunicarla per tempo. Quello che va evitato è il repentino cambio di programma, l’improvviso dietrofront, l’incertezza di qualsiasi programmazione". Quindi, è l'appello finale dell'assessore, "ci dicano pure come distanziare i tavoli, quali orari rispettare, che calendario seguire".

 

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