“Deve essere prestata molta attenzione all’esecuzione degli investimenti previsti dagli accordi, che devono essere confermati perché indispensabili per garantire un futuro industriale e occupazionale ai siti di Rimini e Bologna”. È quanto ha chiesto ieri (martedì 29 dicembre) l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al tavolo di confronto convocato da viale Aldo Moro per dare risposta alle incertezze causate dalla pandemia sul futuro delle sedi di Trenitalia Dt-Omc Emilia-Romagna, ossia le ex Officine Grandi Riparazioni Componenti Bologna e Locomotive Rimini.
Una riunione in videoconferenza, cui hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda Anna Maria Morrone e Andrea Bresciani, l’assessore Claudio Mazzanti del Comune di Bologna, la sua collega Roberta Frisoni del Comune di Rimini e le Organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti sia regionali che delle province interessate. Alla luce del Tavolo nazionale specifico sul tema, già convocato per il 12 gennaio 2021, Colla ha invitato l’azienda non solo a confermare in quella sede gli impegni assunti sul piano degli investimenti in Emilia-Romagna, ma anche di essere informato sugli esiti del confronto che si svilupperà a livello nazionale.
«Un intervento dovuto da parte della Regione - spiega il consigliere regionale Nadia Rossi - considerato che il mancato rispetto degli accordi da parte di FS mette a rischio la prospettiva ed il futuro degli impianti e dei lavoratori impiegati negli stessi». Una grave dispersione di professionalità in un momento in cui un settore come quello della manutenzione del trasporto su rotaia andrebbe salvaguardato: «perché risulta fondamentale per la Regione e per il Paese», aggiunge.
Il prossimo 12 gennaio è già convocato un Tavolo nazionale specifico sul tema. «A questo proposito, mi unisco a quanto richiesto da Colla, invitando l’azienda a confermare gli impegni presi sugli investimenti in Emilia-Romagna e sperando che ogni player faccia la sua parte per rilanciare il lavoro all’interno degli impianti. Per questo continuerò a monitorare lo sviluppo della vicenda: le OGR di Rimini e Bologna non sono solo da salvaguardare applicando gli accordi, ma sono da valorizzare in una prospettiva di innovazione e futura occupazione specializzata. Lo dobbiamo ai lavoratori, alle loro competenze ed al futuro industriale della nostra Regione», conclude Rossi.
L'assessore Roberta Frisoni ha ribadito che sia un'area strategica da salvaguardare e valorizzare: «Investire sulle nostre ‘officine’ non è solo un atto doveroso verso un comparto che tanto ha contribuito allo sviluppo del nostro territorio. È una scelta necessaria per portare innovazione e sviluppo ad un sito produttivo strategico, che può cambiare passo senza snaturarsi e mantenendo la sua vocazione. È ciò che accade in ogni ciclo produttivo: la tecnologia avanza e ci si adatta per coglierne le potenzialità. Questo deve succedere anche con le Officine grandi riparazioni, mettendo a frutto un capitale che pochi anno: le professionalità acquisite negli anni».
invitato l’azienda non solo a confermare in quella sede gli impegni assunti sul piano degli investimenti in Emilia-Romagna, ma anche di essere informato sugli esiti del confronto che si svilupperà a livello nazionale.
«Un intervento dovuto da parte della Regione - spiega il consigliere regionale Nadia Rossi - considerato che il mancato rispetto degli accordi da parte di FS mette a rischio la prospettiva ed il futuro degli impianti e dei lavoratori impiegati negli stessi». Una grave dispersione di professionalità in un momento in cui un settore come quello della manutenzione del trasporto su rotaia andrebbe salvaguardato: «perché risulta fondamentale per la Regione e per il Paese», aggiunge.
Il prossimo 12 gennaio è già convocato un Tavolo nazionale specifico sul tema. «A questo proposito, mi unisco a quanto richiesto da Colla, invitando l’azienda a confermare gli impegni presi sugli investimenti in Emilia-Romagna e sperando che ogni player faccia la sua parte per rilanciare il lavoro all’interno degli impianti. Per questo continuerò a monitorare lo sviluppo della vicenda: le OGR di Rimini e Bologna non sono solo da salvaguardare applicando gli accordi, ma sono da valorizzare in una prospettiva di innovazione e futura occupazione specializzata. Lo dobbiamo ai lavoratori, alle loro competenze ed al futuro industriale della nostra Regione», conclude Rossi.
L'assessore Roberta Frisoni ha ribadito che sia un'area strategica da salvaguardare e valorizzare: «Investire sulle nostre ‘officine’ non è solo un atto doveroso verso un comparto che tanto ha contribuito allo sviluppo del nostro territorio. È una scelta necessaria per portare innovazione e sviluppo ad un sito produttivo strategico, che può cambiare passo senza snaturarsi e mantenendo la sua vocazione. È ciò che accade in ogni ciclo produttivo: la tecnologia avanza e ci si adatta per coglierne le potenzialità. Questo deve succedere anche con le Officine grandi riparazioni, mettendo a frutto un capitale che pochi anno: le professionalità acquisite negli anni».