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Traffico internazionale di piante in via di estinzione: sequestrati cactus per un milione di euro

Colpiti 19 collezionisti, requisite oltre 1100 piante, 170 si trovavano nel Riminese

Cronaca Morciano di Romagna | 08:18 - 18 Novembre 2020 Il sequestro delle piante al collezionista riminese Il sequestro delle piante al collezionista riminese.


Siamo così abituati a sentir parlare di traffico internazionale di droga che quando il bene smerciato è un altro, la nostra attenzione viene subito catturata. Stavolta a finire nei giri loschi e fraudolenti di una ventina di collezionisti sono stati oltre 1100 cactus rari estirpati dai deserti cileni, messicani e statunitensi (in particolare dell'Arizona), di cui 171 nascosti e coltivati illegalmente nella serra di un riminese, rinvenuti e sottratti grazie alla collaborazione dei carabinieri forestali locali.

L'operazione, soprannominata "Atacama" (dal nome del deserto cileno dove crescono parte dei cactus pregiati), ha coinvolto per questo non soltanto i carabinieri di Ancona, mobilitati tramite un'ordinanza emessa dalla procura della repubblica del locale tribunale, ma anche gli omologhi della stazione di Morciano di Romagna. Le piante sono tutelate dalla Cites, la convenzione di Washington sulla tutela delle specie animali e vegetali a elevato o elevatissimo rischio di estinzione.

Il sequestro-antefatto risale a febbraio di quest'anno, quando a essere colpito un trafficante di Senigallia al quale furono sottratte ben 930 piante estirpate durante sette viaggi tra Cile e Argentina e importate illegalmente tramite un sistema di invio di pacchi postali. Dalle indagini sono emersi traffici con dieci trafficanti o collezionisti stranieri (anche giapponesi) e nove italiani per un valore in circolazione pari a oltre un milione di euro. Le piante sequestrate sono state affidate tutte all'Orto botanico di Milano, con l'obiettivo di rimpatriarle e reintrodurle nel loro habitat naturale. Due le persone indagate, che oltre alla confisca dei beni rischiano l'arresto fino a due anni e l'ammenda fino a 150 mila euro (L. 150/92).

Stando ai dati diffusi da Traffic del Wwf, il traffico illegale di piante in via di estinzione ha interessato negli ultimi quattro anni oltre 100 mila piante di 3 milioni di dollari: questo sottolinea l'importanza dell'operazione condotta dall'Arma italiana. La crescente richiesta di esemplari di grandi dimensioni, raccolti illegalmente in natura, causa un forte declino delle popolazioni selvatiche, alcune delle quali ridotte ormai a pochissimi esemplari. Le più recenti attività info-investigative condotte in ambito internazionale indicano che il mercato illegale più fiorente negli ultimi tempi si è spostato in Giappone e Cina.
 

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