San Leo: ecco come è ripartito il turismo nell’estate post Covid-19

Le parole dell’amministrazione comunale sulla fortezza, la riapertura del sentiero di San Leone e l’albergo diffuso

Pierluigi Sacchini

Il consigliere delegato al turismo del Comune di San Leo, Pierluigi Sacchini, è protagonista di una riflessione sul turismo nell'estate del 2020. «L'estate alla riscoperta delle piccole destinazione», spiega Sacchini, che evidenzia i punti di intervento dell'amministrazione comunale: «La Città di San Leo si era preparata in tempo per quest’estate ad accogliere questo turismo di prossimità quasi un turismo a Km 0. Dopo anni di abbandono è stato riaperto il sentiero di San Leone che costeggiando il Belvedere, già Monte, congiunge la Città all’unica fonte d'acqua perenne detta appunto di San Leone, permettendo un migliore contatto con la natura ed il paesaggio». Sacchini sottolinea inoltre «la creazione di un’isola pedonale che abbraccia nei mesi di luglio ed agosto la piazza Dante Alighieri, coinvolgendo anche le limitrofe vie del centro storico sino al Belvedere della Città», con relativa sistemazione di un nuovo arredo urbano, mentre alle attività è stata concessa l'occupazione di suolo pubblico, in modo gratuito seguendo l'esempio di altri comuni, per sopperire alla perdita di coperti dovuti alle disposizioni anti Covid-19, «nel rispetto dei requisiti della sicurezza e della privacy all’aria aperta», con l'organizzazione di "parentesi musicali" a cura di San Leo 2000. Relativamente alla situazione della fortezza, Sacchini evidenzia che la riapertura è stata «all’insegna della sicurezza e della tecnologia, con l'installazione di appositi tornelli, dotati anche di una Therm App MD Camera, per rilevare la temperatura corporea prima dell'ingresso in Fortezza». Inoltre «sono stati predisposti lavori atti a garantire la tutela delle norme igieniche e sanitarie, e sono sperimentate nuove modalità di accesso al fine di evitare le visite di grandi gruppi in contemporanea contingentando gli accessi alle aree espositive». Ultima nota riguadante la nascita «di un nuovo albergo diffuso, ampiamente sostenuto dall'amministrazione comunale, ospitato in camere dislocate nel borgo sapientemente ristrutturate e destinate all’immersione nella riscoperta dei sentimenti e della vicinanza emozionale».

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