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Quarant’anni fa la strage di Ustica, Petitti: "Non fermarsi, ricostruire veritò è atto dovuto"

"Una ferita aperta nella memoria e nella coscienza del nostro Paese"

Attualità Emilia Romagna | 14:34 - 27 Giugno 2020 40° anniversario strage Ustica 40° anniversario strage Ustica.

Ricostruire la piena verita' sulla strage di Ustica "e' un atto dovuto", per i familiari e per "affermare le ragioni della verita' e dello stato di diritto". Lo sostiene la riminese, presidente dell'assemblea regionale Emma Petitti, che oggi ha partecipato in Comune a Bologna alla commemorazione per il 40esimo anniversario della strage. "Senza verita' non esiste giustizia- afferma Petitti- e dopo 40 anni la ricerca di risposte non si deve e non si puo' esaurire. Ustica resta una ferita aperta nella memoria e nella coscienza del nostro Paese che difficilmente si potra' ricucire. Ma non puo' rimanere un mistero inabissato in fondo al mare. La ricostruzione delle circostanze in cui persero la vita tanti nostri concittadini e' un atto dovuto: per i familiari e per affermare le ragioni della verita' e dello Stato di diritto". In questi anni, rileva Petitti, "abbiamo assistito a un susseguirsi di ipotesi che non hanno mai portato ad alcuna certezza sulla vicenda. Il mio auspicio e' che presto si possa fare luce sulla strage di Ustica ed e' quindi doveroso tenere viva la memoria" della strage. Durante la cerimonia in Comune, il governatore Stefano Bonaccini si rivolge direttamente al presidente della Camera, Roberto Fico, esortandolo di nuovo a "chiedere al Governo che proceda piu' speditamente sulla direttiva Renzi". E rivendica: "Qui abbiamo provato a dare un contributo, perche' abbiamo completato dopo sette anni la digitalizzazione di tutti i fascicoli processuali. E vorremmo che in altre parti del Paese succedesse quello che come impegno, civile e giudiziario, e' accaduto qui".

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