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Stop distanziamento su autobus e treni. Federconsumatori attacca: "Un azzardo"

La sezione di Rimini chiede urgente convocazione delle rappresentanze degli utenti del trasporto pubblico

Attualità Rimini | 08:08 - 27 Giugno 2020 Rimossi i cartelli che impedivano ai passeggeri di sedersi l'uno a fianco dell'altro Rimossi i cartelli che impedivano ai passeggeri di sedersi l'uno a fianco dell'altro.

Da ieri (venerdì 26 giugno) treni e autobus tornano a riempirsi: decadono infatti le norme sul distanziamento a bordo dei mezzi, che in precedenza disponevano le sedute alternate dei passeggeri. La prevenzione del contagio da nuovo coronavirus passa solamente dall'uso delle mascherine e dalla pulizia delle mani. Una decisione, quella della regione Emilia Romagna, che non trova il plauso di Federconsumatori Rimini: in primis perché la decisione è arrivata senza confronto con le rappresentanze degli utenti. In secondo luogo per la validità della disposizione: "Eliminare qualsiasi norma sul distanziamento su mezzi raffrescati con aria condizionata contando esclusivamente sulle mascherine e sul lavaggio delle mani, è quanto meno azzardato, a maggior ragione alla luce dei dati di contagio che nelle ultime giornate hanno coinvolto anche la nostra regione", scrive in una nota il presidente di Federconsumatori Rimini Graziano Urbinati, in riferimento al focolaio bolognese in un magazzino di logistica. Inoltre, a differenza degli aerei, sugli autobus e sui treni non viene misurata la temperatura ai passeggeri. "Ci rendiamo ben conto che la piena occupazione dei mezzi di trasporto pubblici rappresenti condizione essenziale per il mantenimento e la sostenibilita del servizio, che deve essere pero supportata da adeguati strumenti di controllo aggiuntivi, che prescindano dal grado di civilta , spesso molto alto, degli utenti trasportati", rileva Urbinati. Federconsumatori Rimini chiede che siano convocate con urgenza le rappresentanze degli utenti e dei lavoratori per individuare possibili soluzioni che non pregiudichino la salute dei cittadini.

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