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AUDIO Non è erba alta né degrado, ma verde spontaneo: Rimini sempre più ecosostenibile

Nuove linee guida di gestione e manutenzione del verde con Anthea e associazioni del territorio

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Attualità Rimini | 15:49 - 19 Giugno 2020 La presentazione del progetto Verde spontaneo a Rimini La presentazione del progetto Verde spontaneo a Rimini.

Là dove c'era l'erba ora c'è il verde spontaneo. Al parco Marecchia ma anche negli ambiti stradali della città di Rimini (come nelle rotonde di via Settembrini e vicino a Fiabilandia) qualcuno si sarà accorto, qualcuno si sarà indignato per quelle porzioni di prato non sfalciato. Ebbene non sono dimenticanze, non è scarsa manutenzione del territorio ma un vero e proprio progetto di conservazione ambientale e di preservazione della biodiversità, della flora ma soprattutto della fauna degli impollinatori, api e farfalle in testa.

Durante il lockdown questi insetti così preziosi hanno potuto girare indisturbati per le aree verdi della città quando il blocco delle attività ha impedito anche il taglio ordinario, quello che solitamente si fa nel mese di marzo. Non tutti sanno però che questa fortunata coincidenza ha permesso di mettere in moto il progetto del Verde spontaneo che l'amministrazione comunale aveva nel cassetto già da tempo e che grazie alle condizioni imposte dalla quarantena è potuto partire. Ora grazie agli sfalci differenziati che permettono anche agli ultimi fiori di essere linfa per gli impollinatori sulla coda di questa primavera, i ritagli erbosi di nutrimento vengono preservati per rinforzare l'ecosistema urbano.

Per farlo sono state scritte vere e proprie linee guida per la gestione e manutenzione del verde in città, una delle iniziative più significative che l’amministrazione sta mettendo in campo nella direzione di una maggiore naturalità e sostenibilità ambientale. Una rivalorizzazione urbanistica ed estetico-paesaggistica con fondamentali ricadute positive sulla qualità della vita in città.

Tra gli obiettivi la creazione di connessioni ecologiche fra le diverse aree incrementando le superfici, gestendo l’integrazione paesaggistica nel rispetto delle peculiarità ecologiche e culturali del tessuto locale, perseguendo altresì l’incremento qualitativo e quantitativo della vegetazione urbana, salvaguardando e potenziando diversità e peculiarità degli ecosistemi.

Queste zone di verde spontaneo possono essere create anche dai privati, purché sia garantita la rasatura dei bordi, in modo da garantire decoro e sicurezza. Al termine del ciclo, quindi attorno al mese di luglio, ci sarà uno sfalcio generale per mantenere l'ordine della città. Il progetto favorisce inoltre la messa a dimora e il mantenimento in alcuni giardini della città di erbacee perenni che richiamano insetti impollinatori e farfalle e che consentono la formazione di corridoi fioriti in aree considerate marginali, dagli ecosistemi poveri e con scarsa biodiversità, grazie all'utilizzo di piante perenni e annuali.

«Di fondamentale importanza il coinvolgimento e la sensibilizzazione di tutti i cittadini alle tematiche del verde», sottolinea l'assessora all'ambiente Anna Montini, «per questo verranno messe in campo iniziative di divulgazione e informazione. Sono stati posizionati cartelli nelle aree maggiormente frequentate per informare i fruitori degli spazi verdi dell'iniziativa, ogni cartello contiene un QR code che rimanda alla pagina web dedicata con tutte le informazioni».

Le varie iniziative promosse verranno attuate da Anthea, la società in house gestore e manutentore degli spazi verdi pubblici, in collaborazione e condivisione con le associazioni che operano in questo ambito, come Legambiente, Frydays For Future, Fondazione cetacea, L'Umana dimora, Giardini d’autore, Italia Nostra, dNa Difesa natura animali ambiente, Wwf e Ci.vi.vo. Farm Borg.

Francesca Valente

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