Attualità
Rimini
| 08:09 - 22 Maggio 2020
Il ministro bellunese per i rapporti con il parlamento Federico D'Incà ha aperto un cauto spiraglio sulle questione del riparto del fondo da 200 milioni previsto all'articolo 112 del Decreto Rilancio ("Fondo comuni ricadenti nei territori delle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza e comuni dichiarati zona rossa") per aiutare le zone ristrette a ripartire. Alla domanda del conduttore del programma "Radio anch'io" Giorgio Zanchini rispetto alla rabbia di Veneto e Campania, il ministro ha risposto che «verranno fatte le opportune verifiche e gli eventuali aggiustamenti».
La premessa
I governatori del nord Luca Zaia e del sud Vicenzo De Luca sono insorti a seguito degli
avvisi di rettifica al decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio, dove le località inizialmente ricomprese (ovvero le province di Treviso, Padova, Venezia, ma anche Vallo di Diano, area Ariano Irpino) sono state cancellate con un colpo di spugna.
Ben prima,
il sindaco di Rimini Andrea Gnassi si era opposto contro l'esclusione preventiva della provincia di Rimini dall'articolo, nonostante fosse stata decretata zona "arancione" tanto quanto le località sopracitate a partire da quell'8 marzo e mai revocate fino al 13 aprile. Ma la
cancellazione della frase "nonché i comuni dichiarati zona rossa, sulla base di provvedimenti statali o regionali entro il 3 maggio 2020 per almeno trenta giorni consecutivi" ha scatenato il caos.