L'unione degli inquilini dell'Emilia-Romagna denuncia l'inadeguatezza dello stanziamento straordinario per gli affitti che il Governo Conte ha stanziato a livello nazionale: 140 milioni da ripartire tra le regioni, poco più di 11 milioni in Emilia-Romagna pari all'8,2 per cento.
«Una cifra insufficiente per risolvere un problema che nei prossimi mesi rischia di esplodere come una bomba sociale», denuncia Michele Cirinesi in una nota. «L’emergenza sanitaria ha già i prodromi per trasformarsi in crisi economica che vedrà gli affittuari, i contraenti di mutui come vittime designate della stessa. Il Governo di fronte alle nostre istanze preferisce appoggiare la speculazione bancaria e i padroni palazzinari che vedranno aumentare i propri profitti dalle entrate di soldi pubblici. Siamo impegnati nei vari tavoli, abbiamo firmato il protocollo tra le amministrazioni comunali, sindacati inquilini e associazioni dei proprietari in quest’ottica e vigileremo affinché l’amministrazione comunale tenga fede ai suoi impegni».
Le ricette per la risoluzione delle principali difficoltà sono un Piano Abitativo Nazionale concertato con Regione, Comuni, sindacati degli inquilini e proprietari per risolvere la crisi abitativa che da tempo ha finito di essere emergenziale e si è trasformata in strutturale da anni; il riutilizzo di beni immobiliari pubblici sfitti, inutilizzati ed abbandonati da anni; l'incremento dell’edilizia residenziale pubblica con la ristrutturazione gli immobili esistenti. «Chiediamo alla Regione che venga convocato urgentemente un Tavolo di concertazione per discutere e prendere decisioni al riguardo.
La nostra battaglia non si fermerà di fronte alla miopia dei burocrati governativi che ormai hanno una sola direzione».