Ci ha lasciati a soli 48 anni dalla sua casa di Bologna il maestro, pianista e compositore Ezio Bosso. Legatissimo al Riminese tanto da aver dedicato due delle sue ultime esibizioni proprio al pubblico di Riccione e di Rimini, Bosso si era esibito l'ultima volta come direttore della sua orchestra "Europe Philarmonic" il 19 gennaio 2020 al teatro Galli di Rimini in occasione delle celebrazioni per il centenario dalla nascita di Federico Fellini.
Lo ricordiamo anche sugli schermi di Propaganda Live nella più recente inervista del 10 aprile, dove è apparso in buono stato e come spesso era solito, generoso dispensatore di sorrisi e di riflessioni contraddistinte sempre da un tenero ottimismo di fondo. Dal 2011 lottava con una malattia neurodegenerativa, che gli ha impedito di tornare a suonare il piano ma non di dirigere la sua orchestra fino agli ultimi momenti di forza.
Appassionato divulgatore di quella musica d'orchestra sempre più gravemente lontana dai gusti del pubblico e narratore empatico e sensibile, era riuscito a conferirle un carattere nuovo, meno cattedrattico e più umano, insomma vicino anche alle persone comuni, quelle che fino a ieri avevano pensato di non poterla frequentare per incapacità o scarsa preparazione, pervasi da quel senso di inafferrabilità scatenato talvolta anche dall'ascolto del jazz.
L’Amministrazione Comunale si unisce al cordoglio del mondo della cultura internazionale per la scomparsa di Ezio Bosso. Nel momento in cui si intravede un po’ di luce dopo un periodo tra i più bui della storia recente, la notizia della morte del Maestro è un dolore improvviso che getta nello sconforto. La perdita di un artista di tale sensibilità, grazia e talento è un vuoto incolmabile e che può trovare consolazione solo attraverso il grande patrimonio di musica e di emozioni che ha lasciato in eredità al mondo.
«La mente in queste ore non può che andare all’immenso regalo che pochi mesi fa il Maestro ha fatto alla città di Rimini, nell’omaggio a Federico Fellini dopo tre giorni di prove aperte al pubblico. È stato l’ultimo concerto nel quale il Maestro ha diretto la sua Europe Philharmonic Orchestra, un progetto da lui curato e che amava particolarmente. Emozionato nel dirigere nel ritrovato spazio polettiano, simbolo di quella rinascita in cui lui stesso si rispecchiava, ritrovarlo è stata un’opportunità per scoprirne l’umanità, il sorriso e quell’affetto sincero per Rimini e la Romagna, in un rapporto già consolidato e destinato a durare nel tempo».
«Si è spento a Bologna, la città dove aveva scelto di abitare, regalando a tutti noi momenti indimenticabili. Perdiamo un’artista unico e un uomo straordinario, il cui amore per la vita e la cultura saranno per sempre un esempio.Un musicista apprezzato nel mondo e una persona splendida, un emiliano d’adozione che a Bologna aveva deciso di impegnarsi anche per i tanti giovani che lo seguivano, per il teatro comunale, senza mai perdere il sorriso e la volontà di andare avanti nonostante la terribile malattia che lo affliggeva da tempo. Ci mancherà. Voglio esprimere il cordoglio più sentito ai suoi cari a nome mio personale e di tutta la Regione. Pur in questo momento di profonda tristezza- chiude il presidente della Regione- resta l’orgoglio di averlo avuto qui, nella nostra comunità regionale. Una presenza e una lezione indimenticabili. Grazie Maestro».