Rosaria Statella, presidente dell'associazione di promozione sociale Tuttincentro APS con sede a Rimini, in via Santa Chiara 24, chiede indicazioni alle istituzioni sulla riapertura (e sui protocolli da adottare) della struttura, che si occupa di organizzare attività didattiche per mantenere attivi anziani e persone con lievi handicap cognitivi. "Come da dpcm abbiamo interrotto le nostre attività i primi di marzo e ad oggi non abbiamo nessun riscontro da parte di nessuno se e quando, pur con tutti i protocolli che vorranno indicarci per contrastare il contagio, potremmo pensare ad una riapertura anche contingentata all'inizio", racconta la Statella. In questi mesi di "lockdown" sono stati tenuti contatti telefonici e dove è stato possibile sono state inviate schede didattiche ai parenti, da consegnare agli assistiti. Ma oggi non ci sono certezze sul futuro dell'associazione: non ci sono neppure agevolazioni, i costi di gestione, fatture e bollette non si sono fermati. "E ringraziamo i Padri missionari del Preziosissimo Sangue, custodi del Santuario della Misericordia di Santa Chiara, che ci hanno messo a disposizione una struttura senza pagare l'affitto", spiega il presidente dell'associazione, che chiede risposte alle istituzioni e soprattutto al Comune di Rimini: "Stiamo riscontrando un peggioramento fisico e psicologico dei nostri soci, ormai inattivi da troppo tempo che sta vanificando tutto il lavoro da noi svolto e i piccoli traguardi ottenuti".