I sindaci del G20, gruppo che raggruppa le destinazioni balneari più visitate di Italia, chiedono al governo Conte una videoconferenza urgente per parlare di turismo e Fase 2. Lo hanno comunicato il sindaco di Riccione Renata Tosi e l'assessore al turismo Stefano Caldari. C'è forte preoccupazione infatti per l'inerzia del governo sul tema turismo, benché questa inerzia sia in parte giustificata dalla forte contrarietà di scienziati e virologi all'allentamento delle restrizioni della Fase 2 (a ragione ribattezzata da alcuni opinionisti Fase 1,5). "Le rappresentiamo che in questi mesi abbiamo lavorato facendo squadra - si legge nella nota dei sindaci - di modo che ora sappiamo già come intervenire nei nostri territori, siamo in grado di operare in sicurezza con i nostri operatori, ci bastano date e regole certe e noi saremo i primi a farle rispettare. Non è possibile immaginare di decidere l'apertura delle spiagge a ridosso dell'apertura della stagione estiva; l'avvio di una serie di attività come la predisposizione di arenili, strutture e dei diversi servizi necessita di almeno 30/40 giorni di anticipo". Nella nota i sindaci si dicono pronti anche ad azioni eclatanti, per risvegliare l'attenzione del governo: "Stiamo perdendo credibilità internazionale e assistendo alla fuga prossima dei turisti verso destinazioni più organizzate. Chiediamo che il Governo Conte ci ascolti".