Aveva violentato, assieme a un connazionale rumeno 34enne, una cittadina ucraina di 50enne tenendola segregata in un ex camping abbandonato a Viserbella: è finito carcere il 52enne indagato il 21 aprile dalla Procura di Rimini. Le indagini coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica, Davide Ercolani, e affidate alla squadra mobile della polizia hanno portato alla richiesta di una misura cautelare, concessa dal gip Vinicio Cantarini ed eseguita dalla polizia. Resta indagato a piede libero invece il 34enne, amico del rumeno arrestato che accusato di aver picchiato e minacciato la donna brandendo un'accetta.
La 50enne che ha riportato la frattura dello sterno dopo diversi giorni di ospedale è stata dimessa. In Italia senza fissa dimora, aveva incontrato il suo aguzzino alla stazione, le aveva offerto un riparo proprio in quel luogo che sarebbe diventato lo scenario delle violenze subite. Era riuscita a mettersi in contatto con un suo conoscente residente in Puglia il quale, tramite il Commissariato di Polizia di Gallipoli, era riuscito ad allertare i poliziotti riminesi.