Unieuro, gruppo attivo nella distribuzione di elettronica ed elettrodomestici, ha annunciato che «un numero significativo di punti vendita diretti riaprirà al pubblico per garantire alla clientela gli acquisti più urgenti o di necessità». Si tratta di un test che non riguarderà le aree più colpite dall'emergenza, come Brescia o Bergamo, e prevede un'operatività limitata ai soli giorni feriali e con orario ridotto.
I dipendenti saranno al lavoro su base volontaria e in numero strettamente necessario al funzionamento del singolo negozio. Gli ingressi saranno contingentati e i clienti in negozio non potranno superare il numero di addetti. Verranno inoltre adottate misure sanitarie ferree, tra cui la pulizia quotidiana degli ambienti e il rispetto delle distanze di sicurezza tra le persone.
Unieuro ha concordato la cassa integrazione per la quasi totalità dei dipendenti, che ne beneficeranno a turno a partire per un massimo di nove settimane. L'azienda si è inoltre resa disponibile ad anticipare ai dipendenti la quattordicesima mensilità.
L'amministratore delegato di Unieuro, Giancarlo Nicosanti Monterastelli, rinuncia integralmente alla propria retribuzione per i mesi di aprile e maggio. Allo stesso modo, l'intero management aziendale ha deciso di decurtarsi lo stipendio, del 20 per cento.