Genitori conflittuali, figli affidati ai servizi sociali.  Madre disperata: "Non sono stata tutelata"

A suo dire i servizi sociali avrebbero omesso i comportamenti negativi che riguardavano il padre dei due bambini

Foto di repertorio

"Lotto come tante donne non solo contro il mio ex compagno, ma anche contro gli assistenti sociali". Una donna riminese, madre di due figli, non usa giri di parole nel descrivere ciò che sta vivendo dopo una dolorosa separazione dal compagno. I rapporti tra gli ex coniugi sono caratterizzati da un'alta conflittualità: il Tribunale dei minori ha deciso di collocare i figli minori presso la residenza della madre, ma nel contempo di affidarli ai servizi sociali, quindi ogni decisione finale compete agli assistenti sociali. Nessun affidamento condiviso per i figli, a causa proprio della conflittualità dei rapporti tra i genitori. La madre lamenta però, a suo dire, una disparità di trattamento: non si sente tutelata, dice che i figli non hanno tratto giovamento a seguito della decisione del tribunale su collocamento e affidamento, infine che la conflittualità con l'ex compagno è addirittura cresciuta.  A suo dire i servizi sociali, nelle loro relazioni, avrebbero omesso i comportamenti negativi che riguardavano il padre dei due bambini: la donna invoca quindi una disparità di trattamento. Nel giugno 2019, assistita dall'avvocato Paola Bergamini Benzi, è stata convocata presso il Tribunale dei minori. Il suo legale ha presentato una memoria difensiva, in opposizione a una relazione dei servizi sociali che evidenziava l'inadeguatezza della donna riminese al ruolo di madre, chiedendo quindi alla Procura presso il Tribunale dei minori un nuovo e diverso collocamento per i figli. Hanno prevalso le ragioni della madre, ma lei non intende fermarsi e chiede spiegazioni all'Ausl. Martedì prossimo (25 febbraio) sarà ricevuta anche dall'amministrazione comunale di Rimini per fare presente la propria situazione. 

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