Fra i disturbi più diffusi in Italia troviamo quelli alimentari, come certificano fra l’altro le indagini di settore, alle volte esponendo numeri allarmanti. Stando alla ricerca condotta dal SISDCA, nella Penisola le persone coinvolte da queste problematiche superano un totale di 8.500 unità ogni anno. Nella lista dei disturbi in assoluto più frequenti appartenenti a questa categoria, troviamo ovviamente la bulimia e l’anoressia. Nel primo esempio si parla di circa 12 casi ogni 100.000 donne, mentre nel secondo si arriva ad un totale di 8 o 9 casi ogni 100.000. Da sottolineare che fra le fasce potenzialmente più a rischio troviamo quella degli adolescenti (10 casi su 100, 1 o 2 in forma grave). Purtroppo crescono anche le quote di bambini affetti da bulimia e anoressia, senza contare i casi riguardanti gli individui over 40.
Cos’è la bulimia nervosa e come individuarla
La bulimia nervosa è un disturbo alimentare che porta le persone a gettarsi sul cibo, ingerendone grandi quantità in pochissimo tempo, per poi rigettare volontariamente il tutto subito dopo. Come spiega già il suo nome, questa condizione è frutto di un mix di cause, che riguardano anche fattori quali l’umore e la salute mentale del soggetto. Altre cause scatenanti possono avere origine da disturbi sociali e ambientali, oltre che ovviamente di natura biologica. Anche i sintomi manifesti sono piuttosto chiari, partendo in primis dal bisogno compulsivo di abbuffarsi, ingerendo moltissimo cibo in un lasso di tempo davvero breve. In seguito arriva il vomito, stavolta dettato spesso dai sensi di colpa e indotto attraverso diversi sistemi, come nel caso dei lassativi e delle pillole. Infine, ecco altri due elementi: chi soffre di questo disturbo non riesce a controllarsi e preferisce abbuffarsi di nascosto.
Le cure per chi soffre di bulimia nervosa
Per poter contrastare alla radice l’insorgere di queste problematiche occorre diffondere capillarmente una cultura corretta sulle tematiche alimentari, soprattutto tra gli appartenenti alle nuove generazioni. In una società in cui spesso l’eccessiva magrezza è associata a una perfetta forma fisica, urge capire come misurare il peso corporeo nella maniera corretta. In particolare, si fa riferimento al calcolo del BMI, ovvero l’indice di massa corporea che è fondamentale misurare per conoscere il peso ideale in funzione di fattori come sesso, età e altezza. Purtroppo, però, chi soffre di bulimia nervosa spesso non si rende conto di avere un problema con il cibo. Di fronte a casi del genere, è necessario rivolgersi a uno specialista per tempo, che può essere un nutrizionista ma anche uno psicoterapeuta o psicoanalista a seconda della gravità della situazione. Purtroppo però ancora oggi mancano delle cure davvero efficaci e in grado di risolvere il problema. In linea di massima, è possibile dire che la terapia cognitivo-comportamentale è fra le più utili per la cura di disturbi alimentari come la bulimia nervosa. La terapia psicoanalitica di lunga durata, invece, si concentra specificatamente su questa condizione. Altre opzioni molto valide sono le terapie interpersonali e quelle di origine farmacologica.
In realtà ogni caso costituisce una storia a parte ed è per questa ragione che il percorso di cura dev’essere stabilito solo dopo una diagnosi specifica. Cercate quindi di rivolgervi a uno specialista con una lunga esperienza in questo ambito perché avrete più probabilità di trovare una cura efficace.