Si è conclusa sabato 11 gennaio all’hotel Mediterraneo di Riccione la 24esima edizione del convegno nazionale Sulpl “Noi siamo la Polizia locale”, con circa 3 mila colleghi provenienti da tutta Italia che hanno preso parte all’iniziativa.
Alla polizia locale è stata garantita alta formazione come sempre, con l’introduzione di due nuove sessioni riguardanti il Codice rosso per dire stop alla violenza sulle donne e sui minori e la sessione in collaborazione con il cerchio blu per parlare di suicidi tra le forze dell'ordine, prima causa di morte tra gli operatori.
Unico presente dei candidati alle prossime elezioni regionali Simone Benini del movimento 5 Stelle, mentre i due grossi sfidanti Lucia Borgonzoni (centro destra) e Stefano Bonaccini (centro sinistra) sono stati parimenti criticati, lei per non esserci stata e non aver declinato l'invito, lui invece che pur avendo manifestato impegni pregressi, è reo secondo la responsabile nazionale immagine e comunicazione Miriam Palumbo di dimostrare «poca attenzione verso la categoria, ultimo spiacevole episodio quello del video patrocinato dalla Regione nel quale la grande esclusa era solo la polizia locale. Ricorderemo il presidente uscente come il politico che non ha saputo mantenere le promesse fatte relative al demenziale video creato sulla sicurezza, sul quale il Sulpl aveva chiesto interventi in favore sia dell’immagine sia di vestiario e maggiori tutele e assistenza».
Nella giornata conclusiva grandi attestati di stima nei confronti del sulpl e i suoi dirigenti circa il ruolo fondamentale per gli interlocutori politici e per la polizia locale stessa, sono arrivati da parte degli onorevoli Simona Bordonali e Claudio D’Amico (Lega), Francesca Galizia (M5S) e dal vicesindaco di Ferrara Nicola Lodi. I politici hanno raccontato delle loro esperienze assolutamente positive di collaborazione con il Sulpl, apprezzato da tutti per la credibilità, la trasparenza e la profonda conoscenza della categoria e del suo status. Tutti hanno riconosciuto il ruolo fondamentale della polizia locale per il presidio dei nostri territori. Nonostante tutto, come sottolineato dai convenuti, «la nostra legge di riforma è stata dimenticata in un cassetto ed è totalmente in fase di stallo, poichè il Parlamento ha ben altro a cui pensare, che non riguarda certo la sicurezza, nonostante il fallimento dello Stato sia sotto gli occhi di tutti i cittadini».
Il Sulpl continuerà ad essere una spina nel fianco della politica perché quella riforma vada attuata.