Un appello delle associazioni ambientaliste riminesi al presidente della Provincia Santi e a tutte le autorità interessate, affinché vengano disposti urgenti e prioritari lavori per il ripristino della viabilità tra i due lati della valle, dopo la chiusura del Ponte Verucchio. Lo fanno con una lettera aperta, nella quale invitano "a valutare con attenzione le considerazioni e richieste avanzate ed a coinvolgere nella ricerca e progettazione degli interventi più idonei il Tavolo tecnico del Contratto di fiume Marecchia e le Strutture tecniche regionali" e nella quale "chiedono al presidente Santi un incontro urgente per un confronto sulle soluzioni che si stanno definendo per i problemi idraulici ed ambientali del fiume Marecchia". In particolare le associazioni chiedono la progressiva rimozione degli sbarramenti che, assieme agli interventi di escavazione, regimentazione e modifica dell'alveo del fiume Marecchia, "hanno prodotto decrementi demografici ed estinzioni di molte specie ittiche": questo è possibile, spiegano, "attraverso semplici e ormai conosciute tecniche di ingegneria naturalistica in grado di coniugare le esigenze ecologiche e biologiche del corso d'acqua con le necessità di difesa del territorio". In merito agli interventi di ripristino della briglia a valle, le associazioni scrivono: "La realizzazione della vecchia briglia oltre 30 anni fa, da parte del Consorzio di Bonifica, ha finito per aggravare - secondo autorevoli pareri - una situazione già gravissima, determinata dalle escavazioni in alveo degli anni 70/80. Il risultato è stato infatti un accumulo di depositi solidi a monte, ma l’assottigliamento a valle del materasso alluvionale, con progressiva incisione dell’alveo".
Le associazioni ambientaliste firmatarie: Anpana RImini, dnA Rimini, Fare Ambiente, Fondazione Cetacea, Italia Nostra Rimini, Legambiente Valmarecchia, L’Umana Dimora, WWF Rimini