È stata necessaria una bicicletta presa in prestito da una signora di passaggio per inseguire e fermare uno dei due giovanissimi che con fare sospetto si aggiravano per via Castore a Rimini guardando con insistenza verso le case che ivi si affacciano. Sono stati incrociati e fermati da una volante della polizia durante un giro servizio di perlustrazione, partito proprio per cercare di contrastare attraverso i controlli i furti in abitazione.
L'episodio si è registrato sabato sera attorno alle 18.30: incalzati dalle domande, si sono mostrati entrambi sempre più agitati e vaghi nelle risposte, finché alla richiseta di mostrare le mani nascoste nelle tasche, entrambi si sono dati alla fuga in due direzioni opposte. Il più grande, un 18enne rumeno, è stato fermato e non senza fatica ammanettato, dopo che l'agente ha dovuto difendersi da calci e pugni. Addosso portata un cacciavite, una torcia e dei guanti neri. Il più piccolo, un 16enne albanese, si è lanciato in direzione via Monte Titano e lì acciuffato dall'agente in sella alla bici in prestito. Anch'egli ha dimostrato una certa dose di resistenza. Entrambi sono stati condotti in questura per l'identificazione e gli accertamenti del caso.
Il maggiorenne è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, possesso ingiustificato di armi atte a offendere e ricettazione, visto che all'atto della perquisizione domiciliare sono stati trovati numerosi oggetti potenzialmente proventi di attività di furto, quali monili d'oro, orologi anche di marca e soldi in diversi tagli e di varie provenienze. Il minorenne è stato segnalato all'autorità giudiziaria competente per resistenza e possesso ingiustificato di oggetti atti a offendere. Il rito direttissimo verrà celebrato lunedì mattina in tribunale.