La regione Emilia Romagna si attiva per un presidio di pronta reperibilità veterinaria attivo a Rimini che possa soccorrere gli animali rimasti feriti in incidenti stradali. Gli assessori Caselli e Venturi hanno effettuato la richiesta all'Ausl, con l'impegno di stanziare un fondo apposito nel bilancio 2020. Oltre al presidio, sarà anche definito un protocollo di intervento chiaro, a tutela degli animali, ma anche della sicurezza sulle strade. Il consigliere riminese Nadia Rossi racconta che l'intervento della Regione nasce dopo quanto avvenuto a un automobilista di Ospedaletto, nell'entroterra di Rimini: il giovane di nome Filippo si è visto tagliare la strada da un capriolo, poi rimasto ferito. Sul posto è intervenuta la Polizia, ma nessuno ha potuto fornire assistenza veterinaria necessaria. Spiega Nadia Rossi: "Fino a pochi mesi fa infatti in casi simili interveniva l’associazione amici degli animali di Ravenna, grazie ad una convenzione sottoscritta con il Servizio Attività Faunistico Venatorie e Pesca della Regione Emilia Romagna che impegnava l’associazione nella raccolta dei capi di fauna selvatica feriti o in difficoltà nel territorio della Provincia di Rimini e per il trasporto al Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Corpolò". Poi a luglio l'associazione ha rescisso la convenzione "a causa eccessiva onerosità". Dal 2 agosto il servizio di recupero e trasporto non è più attivo. Prosegue il consigliere Rossi: "il buco è stato in parte colmato dall'associazione Anpana, che fino ad oggi si è occupata degli animali feriti di piccola taglia e dal Servizio Veterinario dell’Ausl di Rimini che su richiesta del Servizio Attività Faunistico Venatorie del territorio si è assunto l‘onere di dare un supporto per un periodo ponte fino a settembre, nonostante l’attività non sia compresa nel cosiddetto LEA (Livelli Essenziali di Assistenza)". Il capriolo ferito, nel caso di Ospedaletto, è stato recuperato dopo 3 ore da un centro di San Marino.