Ciclismo: il ct azzurro Cassani, gli assi romagnoli e Pino Buda protagonisti alla festa di Sant’Angelo di Gatteo

Passione, aneddoti, i sogni del 2020. E il Giro d’Italia a Rimini il 20 maggio arriva sul Lungomare

Pino Buda

Come sempre ben riuscita, con ospiti di razza, la edizione numero 12 della Festa del ciclismo romagnolo organizzata dagli sportivi di Sant’Angelo di Gatteo  capitanati da Andrea Pazzaglia, tenutasi mercoledì sera nel salone delle feste San Michele, di fianco alla chiesa parrocchiale di Sant'Angelo di Gatteo. Un’edizione particolare, dedicata alla memoria di Lorenzo Bigucci, l'inventore della manifestazione che richiama da sempre tanti appassionati di questo sport e che testimonia la gran passione per il ciclismo. Proprio la  moglie di Lorenzo, Adele Fantini, ha consegnato il premio Lorenzo Bigucci al ciclista forlivese Matteo Montaguti che dopo 12 anni di professionismo ha annunciato il ritiro dalla scena agonistica.  
Oltre a Matteo Montaguti – originario di Meldola, 12 anni di professionismo alle spalle con tre vittorie, due volte campione italiano dilettanti su pista, per otto nel team francese AG2R2 “una esperienza – ha detto – che mi ha dato tanto, mi ha aperto la mente, mi ha permesso di conoscere le lingue e mi tornerà senz’altro utile in futuro” – erano presenti gli altri professionisti romagnoli: Manuel Senni, Manuel Belletti, Matteo Malucelli, Luca Pacioni; i dilettanti Mattia Casadei, Simone Buda, Andrea Cantoni, Lorenzo Casadei, Davide Dapporto, Mattia Casadei, Filippo Baroncini oltre a Sofia Collinelli – campionessa europea e mondiale su pista – e Alessia Patuelli. Non ha potuto presenziare Dalia Muccioli in quanto impegnata nel finale di stagione in Cina. Tutti sono saliti sul palco raccontando la loro stagione e i progetti per il futuro. La maglia di ciascuno di loro autografata e con dedica sono stati il premio della lotteria di fine serata. Presenti anche i sindaci di Gatteo Gianluca Vincenzi e di Savignano Filippo Giovannini.
Ospiti d’onore il direttore di gara del Giro d’Italia, Raffaele Babini, di Solarolo come il Ct azzurro (dal 2014) Davide Cassani al tavolo seduto accanto all’amico Marino Amadori, altro romagnolo doc, il ct della Under 23 che dopo 20 anni ha vinto titolo europeo e mondiale, e a Pino Buda, il titolare della azienda Sidermec da anni nel ciclismo come sponsor. E poi il campione olimpico su pista di Atlanta Andrea Collinelli – il padre di Sofia – il direttore sportivo Orlando Maini, gli ex professionisti Claudio Savini, Daniele Caroli, Pierino Primavera, Andrea Patuelli, Romano Randi, Michele Coppolillo e Alberto Contoli, questi ultimi due alla guida della squadra Under 23 dell’Emilia Romagna.

Spassosi gli aneddoti di Cassani, da corridore prima, da ct poi, e da amico di Marco Pantani  Babini ha sottolineato come la Romagna, sotto il profilo dell’organizzazione, dell’ospitalità, del calore degli appassionati e del prezioso impegno dei volontari, sia un esempio per tutti. E cita la crono dell’edizione 2019 Riccione-San Marino guastata dal maltempo e definita “modello” per la sua impeccabile organizzazione e lo spettacolo di gente, malgrado la pioggia.

Anche quest’anno la Romagna sarà protagonista al Giro il cui percorso viene svelato oggi a Milano: il 20 maggio ci sarà la tappa Sant’Elpidio-Rimini con traguardo sul Lungomare, dopo un percorso che lambirà la città. Il giorno successivo la Cesenatico-Cesenatico col percorso della Nove Colli che compie i 50 anni e infine il giorno seguente partenza da Cervia e arrivo a Monselice.
ste.fe.

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