C’è anche Rimini tra le 620 città che in tutto il mondo sono state analizzate lungo tutto il 2018 dall’organizzazione Carbon disclosure project (Cdp) per stilare quali sono i luoghi più a rischio per effetto dei cambiamenti climatici, proprio perché non attrezzate per l’adattamento e politiche di resilienza. Ci sono anche Venezia, Torino, Bologna, L'Aquila, Genova e Oristano. Del totale, l’85 per cento dei nuclei (quindi 530 città per 517 milioni di abitanti hanno riportato eventi climatici estremi quali inondazioni (71%), ondate di calore (61%) e siccità (36%). A questi si aggiungono poi i rischi sociali, ad esempio l'aumentata incidenza di malattie e la richiesta di servizi pubblici come la sanità.
Il punteggio di rischio per Rimini è pari a uno: tra i fenomeni più preoccupanti registrati lo scorso anno e riconducibili ai cambiamenti climatici ci sono le tempeste di pioggia, vento e grandine. La città più a rischio in Italia è Venezia con ben 11 calamità naturali registrate, e quindi potenzialmente replicabili.
Il rapporto del Cdp rivela poi che solo 336 città (46%) stanno facendo valutazioni della propria vulnerabilità. Quelle più consapevoli stanno mettendo in campo un numero di azioni sei volte superiore rispetto alle altre città: si tratta per lo più di piani per la difesa dalle inondazioni (26%) e la gestione delle emergenze. D'altro canto, il 46% delle città nel rapporto non sta prendendo alcun provvedimento e, tra queste, anche il 41% delle città che stanno già vivendo gli effetti del cambiamento climatico.