Rimini Calcio, respinta dal patron Grassi l’offerta di acquisto della coppia Rota-Samorì

Il primo pretendeva la firma di un preliminare d’acquisto, gli altri chiedevano un’opzione con una due diligence

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Giorgio Grassi ha respinto la proposta della coppia Rota-Samorì riguardante il Rimini Calcio formulata attraverso i propri legali nella giornata di martedì dopo un faccia a faccia avvenuto lunedì negli uffici di Alkaservizi di Alfredo Rota. Lo scoglio, a quanto pare, non è sulla cifra (circa 900mila euro), ma sulle modalità di ingresso in società dei potenziali nuovi proprietari. L'amministratore unico del club biancorosso pretendeva, infatti, che fosse firmato un preliminare d'acquisto e che al momento del pagamento della prima tranche Rota e Samorì diventassero proprietari del club; la coppia Rota-Samorì puntava invece su una opzione di acquisto – circa il 33 per cento – in attesa di una vera e propria due diligence sul club e sui conti anche alla luce del fronte aperto con l'immobiliarista massimo Nicastro. Una precauzione legittima per evitare sgradite sorprese. Al termine di tutte le verifiche sarebbe stata versata un'altra quota – circa 300 mila euro – e ad aprile 2020 il saldo. “Quando compra un immobile un acquirente si cautela, verifica che non ci siano ipoteche o quant'altro, così volevamo fare noi col Rimini Calcio” spiega Alfredo Rota.

Ora non è affatto detto che Nicastro abbia le porte spalancate della società: si vedrà nei prossimi giorni al momento del suo annunciato arrivo a Rimini.

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