Controlli a tappeto sulla filiera della pesca della Guardia Costiera di Rimini e delle altre Capitanerie di Porto della direzione Marittima di Ravenna. L'operazione "bassi fondali" ha portato ad effettuare 150 controlli: 10 le persone verbalizzate che sono stati multati complessivamente per 14.500 euro. Otto sequestri per circa 200 kg di pesce. Una persona è stata denunciata per frode in commercio. Tra le irregolarità riscontrate la mancata tracciabilità del prodotto ittico, una violazione in ambito sanitario per trasporto di alimenti con mezzi non idonei. In questo caso sono stati sequestrati 84 kg di pesce e comminata una multa di 1000 euro. I controlli sono stati effettuati in negozi, pescherie e ristoranti.
"I controlli effettuati, in considerazione della stagione estiva in pieno svolgimento" si legge nella nota della Capitaneria di Porto "sono stati diretti alla verifica della c.d. filiera della pesca, ovvero la sua tracciabilità, che consente al flusso delle informazioni di seguire il prodotto fino alla vendita al dettaglio. I controlli si sono, anche, rivolti alla verifica della corretta indicazione sulle etichette, dei prodotti ittici esposti per la vendita, di quanto richiesto dalla normativa vigente (denominazione commerciale e scientifica della specie, metodo di produzione, ovvero se pescato o allevato e zona di cattura/allevamento)".